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Ecco l’Italia dei Comuni Rinnovabili

Energie rinnovabili di
Il rapporto Comuni Rinnovabili 2019 di Legambiente analizza il cambiamento in corso nel sistema energetico italiano e internazionale e racconta 100 storie del nostro territorio

Che momento stanno vivendo le energie rinnovabili in Italia? Ce lo dice il rapporto Comuni Rinnovabili 2019  di Legambiente, che analizza non soltanto il cambiamento in corso nel sistema energetico italiano e internazionale ma, attraverso il racconto di 100 storie del nostro territorio, dimostra come sia già in atto un percorso di sviluppo e di innovazione radicale dell’autoconsumo e delle comunità energetiche. Un modello sempre più distribuito, che rappresenta una straordinaria opportunità di sviluppolocale in chiave di sostenibilità ed economica circolare, capace di aprire nuove opportunità nelle nostre città e di ridurre importazioni di gas e carbone, oltre che la spesa energetica complessiva.

Ed è quello che, anche alla luce dell’emergenza imposta dai cambiamenti climatici, ci chiede l’Europa: con la direttiva 2018/2011 si apre uno scenario che può portare a un salto di scala nella trasformazione del sistema energetico, con ricadute, non solo nei diversi settori produttivi, ma nelle città e negli edifici, nella mobilità e nelle abitudini delle persone.

Per l’Italia un bilancio in chiaroscuro

Nell’Italia delle energie rinnovabili ci sono molte luci e altrettante zone d’ombra. Per la prima volta dopo 12 anni si riduce la produzione di energia prodotta da solare, eolico, bioenergie, così come vanno lentissimi gli investimenti nel settore. Dall’altro, invece, la nostra Penisola si conferma tra le nazioni più avanti nel mondo e con le maggiori opportunità su questo fronte, grazie a risorse fossil-free diffuse e differenti da nord a sud: oggi sono circa un milione gli impianti tra elettrici e termici installati in tutti i Comuni italiani.

E non smentiamo la nostra fama di Paese del Sole: praticamente in ogni città, grande o piccola, è installato almeno un impianto fotovoltaico, mentre sono 7.121 quelli del solare termico; 1.489 quelli del mini idroelettrico (in particolare al centro nord) e 1.028 quelli dell’eolico (soprattutto al centro sud); 4.064 quelli delle bioenergie e 598 quelli della geotermia.

Grazie a questo mix di impianti distribuiti su tutto il territorio, ben 3.054 Comuni sono diventati autosufficienti per i fabbisogni elettrici e 50 per quelli termici, mentre sono 41 le realtà che sono già nel futuro, perché sono già rinnovabili al 100% per tutti i fabbisogni delle famiglie. In dieci anni la produzione da rinnovabili è cresciuta di oltre 50 TWh, mettendo in crisi il modello fondato sulle fossili, con un contributo delle rinnovabili che è passato dal 15 al 35,1% rispetto ai consumi elettrici e dal 7 al 18% in quelli complessivi. Ma molto di più dovremo fare per stare dentro l’Accordo di Parigi sul clima e purtroppo ci siamo fermati.