Edifici intelligenti? Immobiliare ed edilizia, i settori meno informatizzati in Italia

Energie rinnovabili di Marco Zibetti
Con due sessioni dedicate, REbuilt presenterà casi concreti ed esperienze internazionali per mostrare applicazioni di intelligenze artificiali per la riqualificazione e gestione degli immobili


Inefficienza, extra-costi, manutenzioni di emergenza: la gestione dei patrimoni immobiliari in Italia può annoverarsi facilmente tra i settori meno informatizzati in Italia. Nemmeno il settore costruzioni e riqualificazioni può dirsi meglio. «Nel nostro paese esistono pochissimi sistemi che monitorano performance e uso degli edifici in maniera integrata, dalla progettazione alla dismissione, passando per gestione e riqualificazione», spiega Gianluca Salvatori, co-organizzatore di REbuild.

Per questa ragione REbuild (la convention sulla riqualificazione e gestione sostenibile degli immobili che si terrà a Riva del Garda il 26-27 Novembre) ha organizzato due sessioni interattive sul tema. La prima, “Integrazione e informatizzazione nel processo edilizio” presenta il tema dei modelli informatici degli edifici noti universalmente come BIM (Building Information Modelling): non semplici software, bensì un nuovo processo di lavoro collaborativo supportato da tecnologie digitali, che coinvolge tutta la filiera ed apre l’opportunità per metodologie di progettazione, realizzazione e manutenzione sempre più efficienti. Come questo processo cambierà il mercato e le professioni? Quali sono i vantaggi e le modalità di applicazione della metodologia BIM alla riqualificazione e gestione del patrimonio immobiliare esistente? Con la moderazione dell’architetto Stefano Sani di Progetto Manifattura parleranno Flavio Andreatta di Nemetschek e Luca Moscardi Emmecad/Autodesk Italia, produttori dei software, Allplan e Revit, discutendo di potenziali applicazioni in contesti italiani. L’introduzione di questi sistemi infatti può avere impatti importanti sulla riqualificazione delle filiere e sul mercato, premiando progetti sostenibili, supportati da sistemi di BIM, di intelligence computerizzati e da gestionali avanzatissimi.

Nick Tune di BuildingSMART UK, mostrerà a questo proposito lo scenario inglese dal punto di vista della proprietà pubblica e delle opportunità di business generate dal modello BIM. Nel maggio 2011, infatti, il governo inglese ha adottato il modello BIM per progetti da più di 5 milioni di sterline, estendendolo a tutti i progetti a partire dal 2016, con piano industriale delineato in ogni suo particolare, su obblighi e standard. «Una strategia, quella inglese di politica industriale e di promozione internazionale di tutta la filiera», spiega Stefano Sani. «L’informatizzazione del mondo immobiliare e delle costruzioni renderà le riqualificazioni sostenibili più efficaci e con un pay-back certo, con un ritorno su tutta la filiera, dal finance, che potrà contare sull’efficienza dell’intervento, ai costruttori che potranno differenziarsi sul mercato con questa specializzazione, agli operatori e proprietari che potranno gestire il patrimonio immobiliare in modo efficace e coordinato».

Interessanti applicazioni dell’informatica per gli edifici anche per il mondo del management: nella sessione “BEMS (Building Energy Management System) come strumento per il monitoraggio e il miglioramento delle performance energetiche degli edifici” si parlerà di tecnologie sensoristiche e informatiche a supporto dell’Energy e Facility Manager. Un aperto confronto tecnico per raccontare esperienze, risultati e criticità a chi ha il compito di mantenere edifici alla massima efficienza dovendo bilanciare le crescenti esigenze di comfort degli occupanti con i tagli ai costi di gestione. Durante la sessione, moderata da Ivan Mangialenti di Schneider Electric, si confronteranno Stefano Donadello (d-recta), Stefano Luccietto (Fiera Milano SpA), Dave Nolan (IFAD, United Nation) e Fortunato Della Guerra (Inres Coop), confrontando strategie e presentando al pubblico strategie gestionali efficaci e con risparmi misurabili. Sul palco si risponderanno a domande su le migliori tecnologie di questa branca del Building Management System per la raccolta sistematica dei dati energetici, problemi aperti su i piani di misura, individuazione di benchmark di mercato e definizione del ritorno sull’investimento attivati dai BEMS.

«Due sessioni uniche nel loro genere, che si allineano con la nostra filosofia di interventi di riqualificazione e gestione con caratteristiche di sostenibilità efficaci, misurabili, data-driven. Faremo il punto della situazione in Italia e vedremo di trarne spunto per ulteriori riflessioni e tavoli di lavoro, che si svilupperanno ulteriormente nell’edizione 2014 di REbuild. Speriamo inoltre che tecnici e amministratori presenti a REbuild possano fare tesoro dell’intervento di Nick Tune sul ruolo di politica economica dei BIM in Gran Bretagna», spiega ancora Salvatori.


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