Edilizia carceraria: in arrivo nuove risorse. I dettagli

Edilizia di Marco Zibetti
Il Comitato Misto Paritetico Giustizia/MIT, ha approvato la programmazione delle risorse finanziarie per il 2024 per l’edilizia carceraria. Come saranno usate?

I detenuti hanno diritto a scontare la loro pena in condizioni dignitose. Per questo l’edilizia carceraria è una questione di civiltà. Una nuova delibera va nella direzione di ampliare e ristrutturare le strutture. Vediamo di cosa si tratta.

Il Comitato Misto Paritetico Giustizia/MIT, ha approvato la programmazione delle risorse finanziarie per il 2024 per 25 interventi in istituti penitenziari, di cui tre minorili. A questi interventi si è aggiunto, nell'ultima riunione, quello per il Cpa di Mestre con risorse per ulteriori 700mila euro che portano il totale delle risorse a 36,2 milioni di euro.

Le proposte prevedono lavori di adeguamento delle strutture detentive con l’obiettivo sia di ampliare i posti ad oggi disponibili sia di realizzare spazi comuni per attività di recupero e di formazione, nonché interventi di efficientamento energetico e di produzione di energia con fonti rinnovabili.

Edilizia carceraria: la ripartizione delle risorse

Si tratta di 8 mln destinati a strutture in Lazio, Abruzzo e Sardegna; 8,35 mln a Umbria e Toscana; 1,9 mln a Molise e Basilicata; 13,28 mln in Sicilia e 4 mln in Lombardia.

Il Comitato Paritetico ha deciso inoltre che, a seguito di istruttoria degli uffici competenti dei due Ministeri, verrà richiesto al Ministero dell'Economia e delle Finanze lo stanziamento delle risorse necessarie per il recupero e l'adeguamento dell'ex Ospedale degli Infermi di Biella e dell’ex Caserma Cesare Battisti di Nola (NA) da destinare a scuola per Agenti penitenziari.


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