Tra i tanti ambiti che il Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) si propone di rilanciare c’è anche l’edilizia carceraria. Come? Scopriamolo nelle parole del Sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, in audizione alla Commissione Bilancio del Senato.
"Il fondo complementare del Pnrr, alla lettera 'g', prevede 132,9 milioni di euro, dal 2022 al 2026, per la costruzione e il miglioramento di padiglioni e spazi per le strutture penitenziarie per adulti e minori - ha dichiarato -, una prospettazione complessiva che tiene conto anche dei fondi per i lavori di ristrutturazione di 4 istituti per minori. Il soggetto attuatore dei progetti sarà il Mit".
"Lo scorso 12 gennaio - ha proseguito - è stata nominata una Commissione per l'architettura penitenziaria, presieduta dall'architetto Luca Zevi, per predisporre un progetto da utilizzare come modello architettonico per riqualificare le strutture penitenziarie”.
I dettagli sugli interventi previsti
“La Commissione - ha continuato il Sottosegretario - ha già presentato un format con un costo complessivo stimato di 10.575.000 euro: 7.500.000 per i lavori, 225.000 euro per gli oneri legati alla sicurezza, 600.000 per gli oneri di progettazione, e 2.250.000 per le altre voci di costo a vario titolo. L'Amministrazione Penitenziaria aveva individuato, in origine, 8 siti, in altrettanti istituti penitenziari, dove edificare i padiglioni da 120 posti ciascuno: Rovigo, Vigevano, Viterbo, Civitavecchia, Perugia, Santa Maria Capua Vetere, Asti e Napoli Secondigliano”.
“Il dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria - ha concluso Francesco Paolo Sisto - sta comunque rivalutando alcune delle sedi per evitare di incidere su Istituti già sovraffollati o evitare di sottrarre alla struttura, con la nuova edificazione, spazi trattamentali".