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Edilizia: come sta andando il settore? Il punto al SAIE

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Edilizia: come sta andando il settore? Il punto al SAIE
I dati elaborati da Ance e presentati al SAIE tracciano il quadro dell’andamento dell’edilizia in Italia. Diamo un’occhiata ai principali indicatori del settore

La scorsa settimana s’è svolto alla Fiera del Levante di Bari il SAIE, evento storico per l’edilizia italiana. La kermesse ha fornito l’occasione per fare il punto sul settore.

Dati alla mano, si può ben dire che continua lo sprint della filiera edile nel 2021. Investimenti, prestiti alle imprese e alle famiglie, interventi realizzati grazie al Superbonus 110%: i dati elaborati da Ance e presentati a Bari tracciano un quadro molto positivo per l’intero sistema. Per imprese, associazioni, istituzioni e professionisti il convegno d’apertura è stato un importante momento di dialogo e approfondimento per delineare il futuro del comparto.

Focus sul superbonus del 110%

Partiamo proprio dal Superbonus 110%. Prosegue anche a settembre la sua ottima performance: gli interventi legati all’incentivo sono in tutto 46.195, per un valore di €7,5 miliardi (ovvero circa €8,2 miliardi come ammontare ammesso a detrazione, considerando l’aliquota del 110%). Solo nell’ultimo mese si è registrato un consistente aumento del +24,4% nel numero e del +31,8% nell’importo, ovvero circa 9mila interventi in più, per €1,8 miliardi. Una dinamica che testimonia il forte appeal della misura, sicuramente favorita dalle semplificazioni previste con il DL 77/2021 (convertito in Legge n. 108/2021), e che potrebbe godere della proroga della scadenza al 2023 come previsto nella Nadef.

In termini di numero, gli interventi riguardano prevalentemente edifici unifamiliari (51,2% del totale) e unità immobiliari indipendenti (34,9%). Tuttavia si evidenzia la crescita della quota relativa ai condomini, pari, oggi, al 13,9% (era il 7,3% agli inizi di febbraio). Un impatto, quello degli interventi sui condomini, che appare ancora più evidente in termini di importo, raggiungendo un’incidenza del 47,7% dell’ammontare complessivo. Si tratta, ovviamente, di lavori con importo medio importante (quasi 560mila euro), se raffrontato agli interventi su singole abitazioni (circa 90/100mila euro).

Passando alla distribuzione regionale, sono salde nelle prime posizioni per valore Lombardia (6.384 interventi, per un importo di €1.127mln), Lazio (4.583, €747mln) e Veneto (5.780, €732mln). Ottime le performance di quattro regioni meridionali, Campania (3.064, €627mln), che si posiziona davanti a Emilia-Romagna (3.550, €618mln) e Toscana (3.761, €513mln), Sicilia (3.454, €513mln), Puglia (2.980, €430mln), e Calabria (1.972, €327mln).  

L’accelerazione dei mesi estivi conferma quanto il Superbonus costituisca un driver di sviluppo straordinario per il settore, producendo effetti consistenti sull’economia.

I principali indicatori della filiera edile

Non a caso si confermano in miglioramento tutti i principali indicatori della filiera, a partire dai lavori pubblici. Se, infatti, nei primi otto mesi si registra un calo del -1,4% nel numero di pubblicazioni di bandi, gli importi banditi mettono a segno un aumento del +1,2% rispetto a gennaio-agosto 2020. Molto bene, in generale, gli investimenti in costruzioni, che nel II trim. 2021 sono cresciuti del +54% rispetto allo stesso periodo del 2020 e del +12,8% su quello del 2019. Riparte l’edilizia pubblica, anche grazie agli investimenti previsti dal PNRR, ma è soprattutto l’edilizia residenziale a dare impulso alla crescita. I prestitialle imprese di costruzioni relativi al I trim. 2021 mostrano una variazione positiva dei finanziamenti per investimenti residenziali, +69% rispetto allo stesso periodo del 2020, e anche i finanziamenti in edilizia non residenziale sono in crescita (+17,7%). E i mutuialle famiglie che acquistano casa? Anche qui i numeri sono molto positivi: +29,2% nel I trim. 2021, attribuibile all’aumento dei nuovi contratti (+41,8%). Il tutto ha un impatto diretto sul mercato immobiliare residenziale, che nel II trim. di quest’anno registra una crescita del +73,4% rispetto allo stesso periodo del 2020, più marcata nei Comuni non capoluogo (+81,6%) che nei capoluoghi (+57,9%).