Che anno sarà il 2024 per l’edilizia? La fine del Superbonus getta incertezza sul futuro del nostro settore. La cosa migliore da fare per capire cosa ci dobbiamo aspettare è fare affidamento sui dati e sul parere degli esperti.
L’Ance ha presentato l’ultimo aggiornamento del suo Osservatorio Congiunturale. Lo studio, introdotto dalla Presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, e dal Vicepresidente, Piero Petrucco, è stato illustrato nei suoi principali risultati dal Direttore del Centro Studi Ance, Flavio Monosilio.
L’evento è stata l’occasione per riflettere sullo stato di salute del settore, che conferma per il terzo anno consecutivo un’espansione dei suoi livelli produttivi +5% su base annua. In soli tre anni gli investimenti settoriali sono aumentati di circa 75 miliardi, recuperando larga parte del gap produttivo dovuto alla crisi ultradecennale (-92 miliardi).
La crescita stimata per il 2023 (+5%) risulta generalizzata a tutti i comparti e trainata, in particolare, dagli investimenti per la riqualificazione abitativa, stimolata ancora una volta dagli incentivi fiscali, oltre che dal comparto delle opere pubbliche, sul quale incidono positivamente due fattori quali PNRR e chiusura fondi strutturali 2014-2020.
Edilizia: le prospettive per il 2024
Per il 2024 il quadro cambia: la previsione è di un calo degli investimenti in costruzioni del -7,4% su base annua. Un risultato che risente del mancato apporto espansivo della manutenzione straordinaria (che nell’ultimo triennio è giunta a rappresentare il 40% del mercato), a seguito del venir meno dello strumento della cessione del credito/sconto in fattura. Per tale comparto quest’anno si prevede, infatti, una flessione tendenziale del -27%, che riporta i livelli a quello pre-covid. Segni negativi anche per la nuova edilizia abitativa (-4,7%) e non residenziale privato (-1%); di contro, si prevede un’ulteriore e importante crescita negli investimenti in opere pubbliche (+20%), legata alla necessaria accelerazione degli investimenti del PNRR, che assume un ruolo ancor più centrale per il sostegno all’economia e del settore delle costruzioni, a seguito del ridimensionamento del driver rappresentato dalle ristrutturazioni.
A conclusione della presentazione si è aperto un confronto tra alcuni esponenti dei principali partiti di maggioranza e opposizione, quali Alessandro Cattaneo (Fi), Luigi Marattin (Iv), Marco Osnato (Fdi), Mario Turco (M5s) e Antonio Misiani (Pd), che hanno commentato i dati, le analisi e le prospettive per il settore, fornendo il loro contributo.
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