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Edilizia giudiziaria: chiusi i lavori del Tavolo, ecco le priorità

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Il Tavolo è stato istituito lo scorso 24 aprile presso il Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, con lo scopo di monitorare l’applicazione della normativa specifica negli uffici giudiziari

L’Edilizia giudiziaria è una priorità per Alfonso Bonafede, Ministro della Giustizia. Lo confermano le sue parole a conclusione dell’apposito Tavolo tecnico. Ma come intende agire il Ministero? Vediamolo insieme.

“Non è possibile realizzare riforme se non c’è alla base un’immissione di forze nuove e di mezzi. E’ proprio quello che ho chiesto sin dal primo giorno del mio insediamento, in quanto è nostro obiettivo adeguare le strutture all’importanza e al prestigio di quello che succede all’interno delle aule di giustizia”.

Il Tavolo è stato istituito lo scorso 24 aprile presso il Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, con lo scopo di monitorare l’applicazione della normativa specifica negli uffici giudiziari, valutando anche la possibilità di adottare nuovi strumenti organizzativi e, se necessarie, modifiche ordinamentali e normative.

Al Gruppo di lavoro, coordinato dal capo del DOG, Barbara Fabbrini, e dal Direttore generale delle risorse e beni materiali, Antonio Mungo, hanno partecipato i capi degli uffici giudiziari distrettuali, i rappresentanti della dirigenza amministrativa e dell’Avvocatura e alcuni componenti del Consiglio Nazionale Forense.

Le conclusioni del Tavolo tecnico

Al termine dei lavori, è stato consegnato al Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, una relazione finale contenente riflessioni, approfondimenti di alcune criticità riscontrate e, soprattutto, proposte normative a modifica del quadro esistente.

Alcune slide mostrate durante la sessione conclusiva hanno evidenziato come, grazie allo spostamento di competenze, è stata raggiunta un’importante razionalizzazione delle spese: il numero degli immobili occupati da uffici giudiziari è passato dai 1277 del 2015 ai 926 attuali (618 di proprietà pubblica, 308 riconducibili a privati); le spese di funzionamento si sono ridotte di circa 40 milioni con percentuali di risparmio che negli ultimi tre anni sono state del 25, 22 e 17%. Tutto ciò senza pregiudicare la qualità dei servizi, che è andata aumentando sensibilmente, come dimostra l’elevato numero di richieste evase.

In conclusione dei lavori, il Tavolo ha presentato al Ministro una serie di proposte, a breve e lungo termine. Tra queste la creazione di direzioni 'light', che si occupino prevalentemente di gestione immobiliare e spese di funzionamento; la prosecuzione del programma di assunzione di figure tecniche (architetti, ingegneri, geometri e periti tecnici) e la velocizzazione delle procedure riguardanti gli immobili in uso agli uffici giudiziari. Bonafede ha dichiarato che terrà le proposte ricevute nella massima attenzione.