Tra gli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e dal Piano Nazionale Complementare (Pnc), ce ne sono anche di relativi all’edilizia giudiziaria. Vediamo come procedono i lavori.
L’iter dei 58 interventi distribuiti su tutto il territorio nazionale, per un importo complessivo di oltre 540 milioni di euro, prosegue secondo i cronoprogrammi. I Provveditorati delle Opere Pubbliche, in qualità di soggetti attuatori per conto del Ministero della Giustizia, stanno portando avanti le attività per la realizzazione dei progetti. Per uno di essi, relativo a Palazzo Baciocchi, sede della Corte d’Appello di Bologna, i lavori sono già in corso, in anticipo rispetto alle previsioni. Per altri tre (due a Cagliari e uno a Roma) è stata avviata la gara d’appalto, mentre per buona parte dei restanti interventi sono state avviate le procedure per la progettazione esecutiva e definitiva.
Quali sono gli obiettivi degli interventi?
Gli interventi sono rivolti principalmente all’efficientamento termico e al risparmio energetico, secondo il principio di non arrecare danni all’ambiente (DNSH-Do No Significant Harm) e il principio di edificio a energia quasi zero (NZEB-Near Zero Energy Building), all’adeguamento degli impianti di sicurezza per eventi sismici e antincendio, oltre che all’adeguamento strutturale e alla manutenzione, con particolare riguardo all’adozione di soluzioni tecnico-costruttive innovative.
Infine, per garantire un migliore sviluppo delle fasi di progettazione e di esecuzione dei lavori, viene adottato il modello BIM (Building Information Modeling), ossia il progetto digitale dell’opera, che permette di condividere tra tutti i soggetti coinvolti informazioni importate, tra cui i dati geometrici, i dettagli sui costi, la pianificazione temporale, i requisiti di manutenzione e sostenibilità.
La notizia completa, sul sito del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, riporta la situazione regione per regione.