Edilizia: il nuovo allarme delle imprese di costruzione

Edilizia di Marco Zibetti
Dopo gli allarmi lanciati dall’Ance, ora a denunciare la situazione in cui versa l’edilizia è Legacoop Produzione e Servizi. Leggiamo la sua posizione

Le imprese dell’edilizia stanno vivendo un momento difficile. A metterle in difficoltà sono gli aumenti dei costi delle materie prime e delle energie. In questa situazione c’è il rischio concreto del blocco dei cantieri.

Dopo gli allarmi lanciati nei giorni scorsi dal presidente dell’Ance, Gabriele Buia, ora a denunciare la situazione è stato il settore costruzioni e impianti di Legacoop Produzione e Servizi, che ha tenuto la sua assemblea nazionale a Bologna.

“Viviamo un momento di estrema difficoltà - ha detto il presidente Buia nel corso del suo intervento -. I rincari delle materie prime sono ormai insostenibili per tutte le imprese del settore delle costruzioni. Da tempo stiamo interloquendo con il governo e la politica chiedendo una soluzione che non ponga a rischio il proseguimento delle opere previste dal Pnrr. Dei 220 miliardi di risorse, 108 passano per il mondo delle costruzioni, dalla grande infrastruttura al piccolo intervento. Il nostro settore si sente responsabile di questo grande cambiamento, ma per riuscirci bisogna correre e far funzionare al meglio la macchina. Ci aspettiamo risposte dalla politica in tempi brevi. Altrimenti, il blocco dei cantieri sarà inevitabile”.

La posizione di Legacoop

Secondo Paolo Laguardia, responsabile settore costruzioni e impianti di Legacoop Produzione e Servizi, “senza una risposta forte nel calmierare i prezzi delle forniture e un adeguamento sostanzioso dei contratti, difficilmente si potranno mettere a terra i progetti del Pnrr. È urgente un provvedimento che consenta alle stazioni appaltanti e alle imprese di colmare il gap economico e scongiurare la sospensione dei lavori”.

Al Settore Costruzioni e Impianti di Legacoop Produzione e Servizi aderiscono 440 cooperative, 3 consorzi nazionali e 44 consorzi artigiani in forma cooperativa. Uno dei temi affrontati nell’assemblea è stato quello del “nuovo patto di fiducia tra Stato e imprese”, basato su regole che consentano maggiore efficienza nella realizzazione delle opere.


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