Edilizia scolastica: il nuovo Piano visto dai sindacati dei lavoratori edili

Edilizia di Marco Zibetti
L’obiettivo del Protocollo è mettere in sicurezza, nel minor tempo possibile, il maggior numero di scuole per permettere il rientro in sicurezza di studenti e personale

Nei giorni scorsi è stato siglato un Protocollo per l’edilizia scolastica,che prevede l’ammodernamento delle strutture e anche l’adeguamento alle misure di sicurezza legate all’emergenza sanitaria. Vediamo cosa ne pensa il sindacato degli edili Fillea Cgil, coinvolto nella messa a punto dell’intesa.

“In un Paese che vive di polemiche ed è in campagna elettorale permanente, fare sistema e privilegiare gli interessi generali, purtroppo, non fa notizia. Eppure ieri Ministero dell’Istruzione, Ministero delle Infrastrutture, l’Associazione dei Comuni Italiani, l’Unione delle Provincie e i sindacati dell’edilizia hanno sottoscritto un’importante intesa, con l’obiettivo di mettere in sicurezza, con specifici interventi di edilizia scolastica, nel minor tempo possibile, il maggior numero di scuole per permettere il rientro in sicurezza di studenti e personale”. E’ quanto dichiara Alessandro Genovesi.

Il commento ai contenuti del Protocollo

Il segretario generale della Fillea Cgil prosegue: "In particolare, vista anche la normativa emergenziale che permette a Sindaci e Presidenti di Provincia di svolgere funzione di stazione appaltante fino a fine anno, come Sindacato abbiamo condiviso la disponibilità a lavorare, nella piena applicazione del Ccnl edile e nella massima sicurezza dei lavoratori (mettendo a disposizione gratuitamente anche il nostro sistema bilaterale e i nostri CPT), anche su tre turni e per tutto il periodo estivo (luglio agosto e settembre), perché di fronte agli interessi più generali di studenti ed insegnati, i lavoratori dell’edilizia non si sono mai tirati indietro e non lo faranno neanche questa volta”.

“Il protocollo - continua Genovesi - prevede importanti elementi sia di ‘velocità’ che di ‘trasparenza’: dalla collaborazione tecnica dei Provveditorati alle Opere Pubbliche per aiutare gli enti locali nella progettazione ed esecuzione all’obbligo di applicare il Ccnl edile contro ogni forma di dumping contrattuale, dalle verifiche di regolarità contributiva alla formazione per la sicurezza obbligatoria, alle notifiche preliminari, ecc., tutte tutele che saranno inserite nelle stesse clausole contrattuali da parte delle stazioni appaltanti, favorendo così omogeneità e tutelando gli stessi appaltatori. Insomma, si possono tenere insieme interessi generali del Paese, velocità dei cantieri e tutela del lavoro, basta volerlo, come dimostra l’accordo e lo spirito che ha animato i rapporti tra sindacato, amministratori locali e Governo in questo specifico confronto”.


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