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Edilizia: si rischia una carenza di figure professionali?

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Edilizia: si rischia una carenza di figure professionali?
L’edilizia sta conoscendo una ripresa significativa sia per il mercato pubblico che per quello privato. Nei prossimi mesi mancheranno le figure professionali?

La ripartenza dell’edilizia si potrebbe scontrare presto con una nuova difficoltà: la carenza di figure professionali. Riportiamo l’allarme lanciato da Alessandro Genovesi, presidente di Fillea Cgil.

“Al netto delle difficoltà congiunturali legate all’aumento improvviso dei prezzi di alcuni materiali, per cui ci associamo alle richieste delle imprese di tenerne conto anche nei prossimi interventi governativi, il settore delle costruzioni sta conoscendo una ripresa significativa sia per il mercato pubblico che per quello privato, tanto che stimiamo in almeno 80 mila le figure operaie e tecniche che rischiano di mancare nei prossimi mesi per rispondere alla domanda crescente”.

Prosegue Genovesi: “In particolare il cambio di modello produttivo connesso alla riqualificazione, rigenerazione, efficientamento energetico e sismico, oltre che a infrastrutture più resilienti, necessita di più professionalità: dalle nuove tecniche costruttive, ai nuovi materiali, alla digitalizzazione del cantiere servono operai e tecnici formati e specializzati”.

Per questo "occorrono interventi straordinari, a partire dalla formazione, da una parte per favorire nuovi ingressi di giovani e di lavoratori provenienti da altri settori, dall’altra per garantire un forte aggiornamento professionale per chi già lavora in edilizia (operai ed impiegati, italiani e stranieri) - spiega Genovesi - e poi occorre un grande investimento su salute e sicurezza e sul contrasto al lavoro irregolare e al dumping, affinché la ripresa sia solida e di qualità”.

Il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro

Questi temi sono anche al centro della piattaforma unitaria per il rinnovo del Ccnl (scaduto a settembre 2020) presentata ad ANCE, Alleanza delle Cooperative, Associazioni Artigiane e Confapi "una piattaforma che guarda alla qualità e all'innovazione, alla formazione e al corretto inquadramento, al rafforzamento della legalità e al contrasto al dumping, anche per sopperire alle difficoltà che hanno molte aziende, spesso piccole e sotto capitalizzate. Dobbiamo fare presto perciò a rinnovare i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro - spiega Genovesi - per accompagnare la ripresa e per cogliere al massimo le potenzialità del momento, anche al fine di far crescere e qualificare l’imprenditoria nazionale, valorizzando i lavoratori, le nostre relazioni industriali ed i nostri sistemi bilaterali che sono, poi, il vero fiore all’occhiello di un settore, strategico per la ripresa del Paese”.