Sono iniziati proprio in questi giorni, in tutta l’Emilia Romagna, i lavori per gli interventi previsti dai Contratti di quartiere che finanziano in regione programmi di recupero urbanistico nelle città di Piacenza, Fidenza (Pr), Reggio Emilia, Modena, Bologna, Imola, Ferrara, Bondeno (Fe), Ravenna, Faenza (Ra) e Forlì.
L’investimento complessivo arriva a circa 215 milioni di euro, dei quali 64 sono investiti direttamente dai comuni.
In questa somma sono compresi sia gli oltre 82 milioni di euro della regione destinati al recupero di quartieri e aree degradate, sia l’apporto dei privati e di tutti gli altri soggetti coinvolti negli interventi a prescindere dalla regione.
Le parole chiave che guideranno i lavori nei cantieri in questi anni saranno attenzione per il verde pubblico, servizi e abitazioni più confortevoli, il tutto cercando di combattere l’emarginazione e l’insicurezza di troppe città.
Il via libera ai lavori è arrivato mercoledì 9 luglio, con la sottoscrizione, tra la Regione e i Comuni coinvolti, degli accordi di programmi operativi.
Luigi Gilli, Assessore regionale alla Programmazione e Sviluppo Territoriale, ha spiegato che quelli approvati “sono interventi che attuano anche obiettivi di sostenibilità energetica ed ambientale. Interventi nei tessuti urbani che riqualificano l’esistente e, soprattutto, non consumano nuovo territorio con l’obiettivo di migliorare la qualità delle città e delle loro periferie”.
Per ciò che riguarda l’edilizia abitativa, complessivamente verranno realizzati o ristrutturati circa 1400 alloggi, principalmente di edilizia residenziale pubblica o agevolata e convenzionata, da destinare alla locazione a canone concordato.
Oltre alla residenza, gli interventi prevedono l’adeguamento dei servizi e delle infrastrutture, la realizzazione o il recupero dei parchi, luoghi di aggregazione, centri anziani, scuole, impianti sportivi, strade e percorsi ciclopedanali, parcheggi e il recupero di aree industriali dimesse.
Nei progetti sono incorporati gli obiettivi di sostenibilità ambientale e di efficienza energetica in attuazione della direttiva regionale entrata in vigore il 1° luglio.
Centrali anche i temi della sicurezza urbana, del miglioramento dell’accessibilità e della mobilità nelle diverse città.
Gli interventi in programma
L’intervento previsto a Piacenza (9 milioni 500 mila euro) riguarda un’area strategica della città, porta d’accesso alla zona storica, alla stazione ferroviaria e all’asse della via Emilia.
Sono anche previsti interventi di recupero abitativo di 10 edifici Erp presenti nell’area per un totale di 92 alloggi e di fabbricati dismessi nell’area dell’ex –macello con la realizzazione tra l’altro di un campo giochi, di una scuola materna e di un centro di accoglienza.
Considerando anche l’apporto dei privati, del Comune e degli altri soggetti coinvolti negli interventi, l’investimento complessivo arriva a oltre 18 milioni di euro.
L’intervento in programma a Fidenza (7 milioni 500 mila euro) riguarda diverse aree della città e costituisce la prosecuzione di un precedente programma di riqualificazione urbana; in tutto sono previsti 42 diversi interventi. Anche in questo caso, considerando anche l’apporto dei privati, del Comune e degli altri soggetti coinvolti nell’intervento l’investimento complessivo arriva a oltre 20 milioni.
L’intervento che verrà realizzato a Reggio Emilia (8 milioni di euro) riguarda una parte della città caratterizzata da degrado edilizio e standard abitativi inadeguati, scarsità di parcheggi, poche aree verdi e deteriorate, scarsi collegamenti con le aree centrali della città, poste a circa due chilometri. Sul fronte residenziale il programma riguarda complessivamente 135 alloggi e permetterà di continuare un precedente intervento di riqualificazione urbana. Verranno anche realizzati parcheggi pubblici, percorsi ciclo-pedonali, riqualificazione delle aree verdi e luoghi di aggregazione.
Considerando anche l’apporto dei privati, del Comune e degli altri soggetti coinvolti negli interventi, l’investimento complessivo arriva a circa 17 milioni.
L’intervento che verrà realizzato a Modena (8 milioni 196 mila euro) riguarda il complesso edilizio R-Nord degli anni ’70, costituito da un edificio contenente circa 260 mini alloggi ma anche uffici pubblici e attività commerciali.
Complessivamente gli alloggi su cui si interverrà sono 84 mentre 26 nuovi alloggi sono destinati ad ospitare a rotazione le famiglie durante i lavori di ristrutturazione. E’ previsto anche il trasferimento degli uffici dell’Asl e degli spazi commerciali, la realizzazione di spazi di aggregazione, servizi per l’infanzia.
Considerando anche l’apporto dei privati, del Comune e degli altri soggetti coinvolti negli interventi, l’investimento complessivo arriva a oltre 25 milioni di euro.
A Bologna sono previsti due interventi. Il primo (8 milioni 960 mila euro) riguarda il quartiere Bolognina e permetterà di completare il programma di recupero già avviato dall’Acer di Bologna negli edifici a corte di edilizia residenziale pubblica (in totale sono interessati all’intervento 165 alloggi), ma anche la sperimentazione di nuovi modelli abitativi per anziani con spazi e servizi comuni e l’integrazione di utenti di diverse fasce d’età e di diversa provenienza.
Il secondo intervento (8 milioni 451 mila euro) interessa il quartiere San Donato.
Considerando anche l’apporto dei privati, del Comune e degli altri soggetti coinvolti negli interventi, l’investimento complessivo arriva ad oltre 32 milioni di euro.
L’intervento che verrà realizzato a Imola (2 milioni 653 mila euro tra risorse statali e regionali) riguarda un’area strategica della città a ridosso del centro storico e adiacente alla stazione ferroviaria, caratterizzata da diverse aree produttive in via di dismissione.
L’obiettivo è rivitalizzare questo comparto, migliorando i collegamenti con il centro storico, l’offerta abitativa e aumentando le aree verdi.
Considerando anche l’apporto dei privati, del Comune e degli altri soggetti coinvolti negli interventi, l’investimento complessivo arriva a oltre 10 milioni.
Anche nella zona di Ferrara gli interventi saranno due. Quello in programma nella città Ferrara (5 milioni 790 mila euro) riguarda il quartiere di edilizia residenziale pubblica “Barco”. E’ prevista la realizzazione di oltre 70 alloggi, da destinare anche alla locazione a canone ridotto, attraverso la demolizione e la ricostruzione di precedenti edifici Erp, l’integrazione di servizi e di un’area da destinare a parco urbano al centro del quartiere, un sistema di percorsi pedonali, la realizzazione di una struttura pubblica per attività ricreative e per servizi sanitari e amministrativi.
A Bondeno, invece, sono in programma interventi in diverse aree del centro abitato per un investimento statale e regionale di 6 milioni 44 mila euro.
Per entrambi gli interventi, considerando anche l’apporto dei privati, dei Comuni e degli altri soggetti coinvolti negli interventi, l’investimento complessivo arriva a oltre 33 milioni di euro.
Due gli interventi previsti nel ravennate, il primo dei quali interessa la città di Ravenna. Si tratta di un progetto per il recupero di un’area strategica per il tessuto urbano, posta nella prima periferia della città e per il quale è prevista una spesa, tra risorse statali e regionali, di 5 milioni 622 mila euro.
A Faenza il contratto di quartiere riguarda invece l’area compresa tra la stazione ferroviaria e il casello autostradale e prevede un finanziamento statale e regionale di 7 milioni 100 mila euro.
Considerando anche l’apporto dei privati, dei Comuni e degli altri soggetti privati coinvolti negli interventi, l’investimento complessivo per entrambi gli interventi arriva a oltre 50 milioni.
Gli interventi che verranno realizzati a Forlì (4 milioni 241 mila euro) sono diversi e riguardano la realizzazione della rete di teleriscaldamento prevista nell’ex Foro Boario, la realizzazione sempre in quest’area di un asilo nido, la messa in sicurezza della viabilità, la realizzazione o il recupero per un totale di 46 alloggi di edilizia residenziale pubblica da destinare alla locazione permanente o a “buoni casa”.
Considerando anche l’apporto dei privati, del Comune e degli altri soggetti coinvolti negli interventi, l’investimento complessivo arriva a oltre 9 milioni di euro.