La Giunta della Regione Emilia Romagna, nella seduta di giovedì 12 giugno, ha approvato il programma regionale di risorse da assegnare a Comuni, Aziende sanitarie, Aziende pubbliche di servizi alla persona (Asp) e soggetti privati no profit (che hanno aderito ai Piani attuativi locali approvati dai Comitati di Distretto) per la costruzione, l’acquisto o la ristrutturazione di immobili destinati a strutture socio-assistenziali e sociosanitarie, alloggi con servizi per persone non autosufficienti e “alloggi sociali”, aperti a italiani e stranieri, finalizzati a offrire una sistemazione in attesa di un alloggio definitivo.
Grazie a questo intervento della Regione verranno messi a disposizione, in totale per questo 2008, 37,443 milioni di euro.
All’interno del programma regionale approvato, viene stabilito che i finanziamenti messi sul tavolo dovranno essere assegnati alle Conferenze territoriali sociale e sanitarie sulla base della popolazione, e ripartite in accordo con i Comitati di Distretto, i quali devono definire le priorità dei vari interventi.
Il contributo regionale alla costruzione, all’acquisto e alla ristrutturazione di immobili destinati a strutture assistenziali coprirà al massimo il 50% delle spese sostenute da parte dell’impresa che si farà carico del progetto.
Il programma, inoltre, prevede un finanziamento più consistente e prioritario per gli interventi in strutture di accoglienza di persone in estrema povertà, disabili, minori, donne sole con figli o vittime di violenza, anziani, immigrati, oltre che per alloggi con servizi destinati a persone non autosufficienti e per ristrutturazione o realizzazione di “alloggi sociali” temporanei, in attesa di alloggi definitivi, a italiani e stranieri.
Le proposte di intervento di ristrutturazione, acquisto o costruzione ex novo dovranno essere presentate dagli interessati entro il 15 ottobre 2008 presso il Comune referente per l’ambito distrettuale.
Le proposte verranno valutate seguendo alcuni criteri centrali, quali l’accessibilità alle strutture da parte di ogni categoria di cittadino, la fruibilità delle stesse, l’autonomia delle strutture anche in termini energetici, la demotica, il comfort e il benessere, il risparmio energetico e l’eco-sostenibilità dell’opera, l’impatto ambientale dell’edificio – che dovrà essere il minimo possibile – la riduzione del consumo idrico e l’utilizzo di materiali riciclabili, oltre all’adeguamento delle strutture alle normative regionali e nazionali.
Anna Maria Dapporto, Assessore regionale alle Politiche sociali della Regione è intervenuta in seguito alla approvazione del programma regionale. “Si tratta di un forte passo in avanti per dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini e per valorizzare, dopo l’approvazione del 1° Piano sociale e sanitario, il ruolo delle Conferenze territoriali sociali e sanitarie e dei Distretti, impegnati nel garantire un riequilibrio territoriale in termini di distribuzione di strutture e di individuare i fabbisogni più vicini alle esigenze dei propri territori”.