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End of Waste: tempo scaduto, bisogna adeguarsi

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End of Waste: tempo scaduto, bisogna adeguarsi
Le imprese devono adeguarsi alle nuove regole sugli inerti. Vediamo insieme cosa cambia con il Decreto End of Waste e come evitare di restare fuori norma

Il conto alla rovescia è quasi terminato: entro domani, martedì 25 marzo, le imprese del settore edile dovranno adeguarsi al cosiddetto End of Waste, la normativa che regola la cessazione della qualifica di rifiuto per gli inerti derivanti da costruzioni e demolizioni. Il Decreto Inerti (n. 124/2024), entrato in vigore lo scorso settembre, ha concesso un periodo transitorio di 180 giorni, ma ora quel tempo sta per scadere.

End of Waste: cosa fare per adeguarsi?

Le aziende devono aggiornare le comunicazioni relative alla Procedura Semplificata (art. 216 del D.lgs. 152/2006) o presentare un’istanza per aggiornare l’autorizzazione secondo la Procedura Ordinaria (Capo IV, Titolo I, Parte IV o Titolo III-bis dello stesso decreto).
Una volta ottenuti gli aggiornamenti o le nuove autorizzazioni, sarà obbligatorio operare seguendo i criteri del Decreto End of Waste. Inoltre, la normativa prevede un monitoraggio di 24 mesi per valutare l’efficacia delle nuove regole e apportare eventuali miglioramenti. L’obiettivo? Rafforzare il recupero dei materiali, promuovendo un’edilizia sempre più sostenibile e in linea con i principi dell’economia circolare.


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