Jean-Marc de La Sablière, Ambasciatore di Francia in Italia, ha accolto oggi, presso la sede dell’Ambasciata a Palazzo Farnese a Roma, il Presidente dell’ENEA, Prof. Luigi Paganetto, e l’Amministratore Generale del CEA (Commissariat à l’Energie Atomique), Dott. Bernard Bigot, per la firma di un Accordo di Cooperazione per la ricerca sull’energia nucleare e sulle rinnovabili.
La cerimonia della firma è avvenuta alla presenza del Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e di rappresentanti del Governo, del Parlamento e dell’Industria italiani e francesi.
La collaborazione riguarda i seguenti settori: energia nucleare, fonti rinnovabili, scienza e tecnologie per l’ambiente, scienza dei materiali, nanotecnologie e biotecnologie per l’energia, modellistica, simulazione e calcolo ad alte prestazioni.
L’accordo odierno stipulato tra le due istituzioni di ricerca costituisce una prima tappa nell’esecuzione di quello firmato lo scorso 24 febbraio dai governi di Italia e Francia, focalizzandone gli ambiti di collaborazione tecnico-scientifica per una maggiore integrazione delle competenze interdisciplinari.
Questa firma avviene poco tempo dopo l’adozione dal Parlamento italiano, il 9 luglio 2009, del disegno di legge Sviluppo, che contiene provvedimenti importanti in materia energetica.
ENEA e CEA concentreranno le loro competenze scientifiche per la realizzazione di un “nucleare sostenibile” e per lo sviluppo delle tecnologie richieste dai reattori nucleari di quarta generazione. L’Accordo contribuirà allo sviluppo di nuove sinergie tra i due Paesi in risposta alle sfide energetiche dei prossimi decenni. La collaborazione prevede di:
- formare esperti di alto livello, creando le condizioni per la mobilità dei ricercatori;
- favorire lo sviluppo e la competitività dell’Industria in materia di sicurezza e gestione dei rifiuti nucleari;
- sviluppare reattori di quarta generazione, ricerche sui reattori veloci e sul ciclo del combustibile;
- elaborare posizioni comuni per orientare i programmi di ricerca europei;
- rafforzare la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie per le energie rinnovabili per abbassare i costi e per favorire lo sviluppo tecnologico delle imprese e la loro competitività a livello internazionale.
Il Governo italiano si pone l’obiettivo di raggiungere per il 2030 un mix energetico composto da 25% di nucleare, 25% di rinnovabili, ed il restante 50% di combustibili fossili. La Francia, per lo stesso periodo, intende rinnovare il suo parco reattori, che copre l’80% dell’elettricità prodotta attualmente e incrementare il ricorso alle rinnovabili.