ENEA definisce le proposte per il recupero energetico degli edifici esistenti

Energie rinnovabili di Marco Zibetti
L’occasione è stata il convegno “Recupero energetico degli edifici: poniamo le basi della Green Economy italiana”, che si è tenuto presso la sala della Protomoteca in Campidoglio


Rendere più efficienti il maggior numero di edifici esistenti sfruttandone l’intero potenziale di risparmio energetico: è questo l’obiettivo dell’ENEA e degli operatori dell’edilizia  riuniti per discutere le prime concrete proposte durante il convegno “Recupero energetico degli edifici: poniamo le basi della Green Economy italiana”, che si è tenuto presso la sala della Protomoteca in Campidoglio.

In Italia e in Europa il settore dell'edilizia è responsabile per circa un terzo dei consumi energetici totali. Considerate le scarse prestazioni energetiche del 70% dei fabbricati esistenti, è possibile conseguire elevati risparmi energetici attraverso interventi di riqualificazione energetica sostanziale, che interessano l’involucro e gli impianti.

Su questi aspetti si è soffermato il Commissario ENEA, Giovanni Lelli, il quale ha dichiarato: “Per raggiungere gli obiettivi di riduzione dei consumi previsti dal Piano d’Azione Nazionale per l’Efficienza Energetica (PAEE) per il settore edilizio è necessario l’impegno di tutte le forze economiche, sociali e istituzionali. L’ENEA nella sua funzione di Agenzia nazionale per l’efficienza energetica, è impegnata, in stretta collaborazione con gli operatori del settore, nel definire strumenti e procedure per assicurare una “filiera di qualità” del recupero energetico degli edifici.

Per accelerare il processo di riqualificazione, con  ricadute positive, oltre che sulla riduzione dei consumi energetici, sulla tutela dell'ambiente e sulle opportunità di crescita economica sono senz’altro utili forme di incentivazione, come dimostrano anche gli ottimi risultati ottenuti con le  detrazioni del 55%. Viene interessato infatti non solo il settore delle costruzioni ma anche l’industria italiana di componenti e materiali ad alta prestazione”.

Quella di oggi è stata la prima presentazione delle proposte elaborate da specifici tavoli di lavoro per l’efficienza energetica degli edifici esistenti, un meccanismo di consultazione di soggetti pubblici e privati del settore dell’edilizia,  promosso dall’ ENEA e supportato dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Gli operatori del settore edilizio propongono un’evoluzione del 55%, un nuovo meccanismo denominato “55% PLUS” che, sulla base di un risparmio energetico conseguibile certificato, consenta l’accesso a prestiti agevolati fino ad un tetto individuale (e condominiale) stabilito, in abbinamento a forme di incentivazione già consolidate come il 55% per le somme rimanenti.

Sul tema degli incentivi del 55% s’è espresso anche il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico con delega all’Energia Stefano Saglia. “La procedura dell’Europa contro l'Italia sul rendimento energetico degli edifici è uno stimolo in più a inserire la norma per la detrazione del 55% nel decreto sviluppo a cui stiamo lavorando”, ha detto a seguito del monito dell’Europa a dare attuazione alla legislazione europea in materia per ridurre le emissioni di Co2 degli edifici.

La proroga delle detrazioni del 55% - ha continuato Saglia - è uno strumento anticiclico perché consente di fare crescita economica ed è fondamentale estenderla per un periodo adeguato così da stimolare anche investimenti più cospicui”.

A breve - ha concluso il sottosegretario - introdurremo anche altri due strumenti che coadiuvano le detrazioni. Si tratta di contributi per gli interventi di piccole dimensioni commisurati all’energia risparmiata e la revisione, semplificazione e potenziamento del meccanismo dei certificati bianchi”.


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