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ENEA e la rivoluzione luminosa

Energie rinnovabili di
Dal 9 al 12 settembre si terrà a Roma il 14° Workshop internazionale su Inorganic and Organic Electroluminiscence

Sono gli ultimi sviluppi delle tecnologie di illuminazione i temi che verranno affrontati nel corso del “14° Workshop internazionale su Inorganic and Organic Electroluminiscence” e del “2008 International Conference on the Science and Technology of Emissive Displays and Lighting”.

La conferenza organizzata dall’ENEA, aperta ieri e che durerà fino al 12 settembre, è alla sua prima edizione in Italia,

Il dottor Giuseppe Baldacchini, che presiede la conferenza, illustrerà le innovazioni più avanzate frutto della ricerca italiana, che vanta un alto livello di eccellenza in questo settore

All’ incontro parteciperanno studiosi di tutto il mondo per fare il punto sulle ultime ricerche che promettono, in un prossimo futuro, una vera e propria rivoluzione nella generazione della luce e nella realizzazione di ogni tipo di display, più efficienti e meno costosi, che sono destinati a sostituire a breve quelli tradizionali in uso.

Questo evento, che ha cadenza biennale, coinvolge scienziati ed ingegneri interessati alle applicazioni dell’elettroluminescenza, quella proprietà che caratterizza alcuni materiali in grado di emettere luce sotto l’azione di un campo elettrico o, in altre parole, quel fenomeno che consiste nella conversione dell’energia elettrica in energia luminosa.

Si tratta di LED (Light Emitting Diode) diodo emettitore di luce, realizzato in materiali inorganici, come i semiconduttori e di OLED (Organic Light Emitting Diode) diodo emettitore di luce realizzato con l’impiego di materiali organici, come il carotene.

Negli ultimi 20 anni si è scoperta l’elettroluminescenza di materiali organici ed inorganici, studiandone le possibilità per l’illuminazione e nei display. Tuttavia l’adozione su vasta scala di queste tecnologie non è ancora matura perché ricerche devono essere perfezionate in diversi campi.

In particolare l’elettroluminescenza nei materiali organici è nota da anni ma solo recentemente l’impiego di piccole molecole organiche o anche di polimeri ha reso le prestazioni dei dispositivi possibili per le applicazioni pratiche.

Già esistono dispositivi sul mercato, ma il vero sviluppo industriale è atteso entro circa 10 anni quando alcuni problemi ancora esistenti, come la produzione di massa e la vita media dei dispositivi, e il comportamento nelle specifiche applicazioni, aldilà delle prove di laboratorio, saranno definitivamente risolti

Discuteranno di questi problemi i maggiori esperti mondiali della materia, tra cui:

  • il Prof. C.W. Tang dell’Università di Rochester, che 20 anni fa alla Kodak scoprì questo metodo nuovo di produrre luce;
  • il Prof H. Yamamoto della Università di Tokyo, uno dei maggiori esperti mondiali dei fosfori;
  • il Dr. C.N. King, già della Planar Systems USA, profondo conoscitore degli schermi piatti, ed infine il Prof. A.B. Holmes dell’ Università di Melbourne, uno degli scopritori dei polimeri luminescenti.