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Energie rinnovabili: com’è andato il primo quadrimestre del 2020?

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Energie rinnovabili: com’è andato il primo quadrimestre del 2020?
Anie Rinnovabili: “Nonostante il Governo indichi la necessità di traguardare gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030, si continuano ad adottare procedure di autorizzazione non coordinate”

L’Osservatorio FER, realizzato da ANIE Rinnovabili (associazione di Federazione ANIE), rappresenta sempre un interessante termometro per il settore delle energie rinnovabili. Ecco il resoconto del primo quadrimestre dell’anno. Quali sono stati gli effetti del lockdown? Andiamo a scoprirlo.

Le nuove installazioni di fotovoltaico, eolico e idroelettrico raggiungono complessivamente 186 MW di potenza (-8% rispetto al 2019) con andamenti diversificati per i tre comparti: -16% per il fotovoltaico, -35% per l’eolico e +234% per l’idroelettrico.

Nel mese di aprile il comparto si è completamente fermato, essendo entrati in esercizio solo 7 MW di nuovi impianti. La novità è che la locomotiva del fotovoltaico si è completamente fermata, con soli 2,7 MW di nuovi impianti per gli effetti del lockdown, mentre è difficile valutare quanto abbia inciso quest’ultimo sui comparti di eolico e di idroelettrico, dato che solitamente entrambi i comparti registrano performance altalenanti dipendenti dall’andamento delle aste e dei registri. Sicuramente, come testimonia l’andamento delle assegnazioni al secondo bando del DM FER 4 luglio 2019, il comparto soffre fortemente lo stallo degli iter autorizzativi.

“C’è molto da lavorare, ma in primis occorre che agli indirizzi strategici corrispondano comportamenti coerenti - si legge nella nota stampa di Anie Rinnovabili -. Nonostante il Governo indichi la necessità di traguardare gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030, i ministeri competenti continuano ad adottare procedure di autorizzazione non coordinate, come le recenti deliberazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che hanno bloccato gli iter di alcuni impianti del comparto eolico e fotovoltaico sulla base di posizioni discordanti tra Sviluppo Economico, Ambiente e Beni Culturali. Se si continuerà su questa strada, sarà veramente arduo raggiungere gli obiettivi individuati dalla strategia energetica del nostro Paese”.

I dati del fotovoltaico

Si ferma il fotovoltaico nel mese di aprile 2020, con soli 2,7 MW di nuove installazioni. Complessivamente si registrano 118 MW di nuove installazioni FV corrispondenti a 11.316 impianti (-35% rispetto al 2019). La flessione del mese di aprile 2020 è tutta da ricondurre al lockdown.

Le regioni che hanno registrato il maggior incremento in termini di potenza sono, Campania, Molise, Sicilia e Valle d’Aosta, mentre quelle con il maggior decremento sono Abruzzo, Lazio e Toscana. La regione che ha registrato il maggior incremento in termini di unità di produzione è la Valle d’Aosta, mentre quelle con il maggior decremento sono Abruzzo, Lombardia, Piemonte e Toscana.

Le installazioni di potenza inferiore ai 20 kW costituiscono il 45% del totale, mentre il 64% delle nuove installazioni è di taglia uguale o superiore ai 10 kW.

Com’è andato il settore eolico?

Complessivamente in calo il contributo dell’eolico, che resta fermo nel 2020 a 33 MW, dato che nel mese di aprile, come avvenuto a gennaio 2020, non ci sono state nuove attivazioni. Si registra una riduzione (-56%) nei primi quattro mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019 del numero di unità di produzione. 

Per quanto riguarda la diffusione territoriale, la maggior parte della nuova potenza connessa (72%) è localizzata nelle regioni del Sud Italia.

Il punto sull’idroelettrico

L’idroelettrico risulta l’unico comparto in crescita nel 2020, con 34 MW complessivi (+4,5 MW ad aprile).

Da segnalare l’attivazione di un impianto da 4,4 MW in Piemonte, in provincia di Alessandria, nel mese di aprile 2020.

Le regioni che hanno registrato il maggior incremento di potenza rispetto all’anno precedente sono Lombardia e Veneto. Gli impianti idroelettrici di taglia inferiore a 1 MW connessi nel 2020 costituiscono il 20% del totale installato.

Confrontando i primi quattro mesi del 2020 con lo stesso periodo del 2019, si registra un aumento del 36% del numero di unità di produzione connesse.