L’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio FER realizzato da Anie Rinnovabili, associazione di Federazione ANIE, ci fornisce una panoramica interessante sull’andamento delle energie rinnovabili in Italia nel primo trimestre del 2020.
Le nuove installazioni di fotovoltaico, eolico e idroelettrico raggiungono complessivamente 178 MW di potenza (+23% rispetto al 2019), con andamenti positivi per i tre comparti: +9% per il fotovoltaico, +7% per l’eolico e +250% per l’idroelettrico.
Si è ancora lontani dalla media annua di 330 MW/mese necessari per traguardare gli obiettivi al 2030. Il recente e deludente esito della seconda asta del DM FER 4.7.2019 ha evidenziato che il tema della semplificazione degli iter autorizzativi va affrontato e subito. Ciò però non è sufficiente se non è accompagnato da un cambiamento di approccio verso le tematiche ambientali. Ne è dimostrazione la recente approvazione del PTPR (Piano Territoriale Paessagistico Regionale) della Regione Lazio, che di fatto osteggia gli impianti fotovoltaici a terra. Tornando al DM FER, se si vuole evitare di non utilizzare le risorse stanziate, sarà necessario revisionarlo in alcuni suoi aspetti. In particolare si dovrebbe prevedere il riallocamento della potenza non assegnata, in particolare spostando quella inutilizzata dal Gruppo A2 al Gruppo A e incrementando il numero di bandi almeno con altre due sessioni dopo settembre 2021, in modo da recuperare il tempo necessario a far autorizzare gli impianti.
I dati, tecnologia per tecnologia
Prosegue la crescita del fotovoltaico nel 2020 che conferma la media mensile del 2019, seppur marzo, con circa 36 MW, abbia registrato un calo rispetto alle installazioni di febbraio (+47 MW). Si ipotizza che la flessione di marzo sia tutta da ricondurre ai primi effetti del lockdown.
Da segnalare l’attivazione di alcuni grandi impianti: quattro per 13,3 MW complessivi in Sicilia in provincia di Agrigento e uno da 2,2 MW in Lombardia in provincia di Cremona.
Le regioni che hanno registrato il maggior incremento in termini di potenza sono, Campania, Marche, Molise, Sicilia e Valle d’Aosta, mentre quelle con il maggior decremento sono Abruzzo, Lazio e Toscana. Le installazioni di potenza inferiore ai 20 kW costituiscono il 45% del totale, mentre il 63% delle nuove installazioni è di taglia uguale o superiore ai 10 kW.
Analizzando nel dettaglio le variazioni tendenziali (marzo 2020 vs marzo 2019) e quelle congiunturali (marzo 2020 vs febbraio 2020), è evidente il calo registrato nel mese di marzo 2020 per tutte le classi di potenza residenziali e industriali fino ai 200 kW. Si ipotizza che la flessione di marzo sia tutta da ricondurre ai primi effetti del lockdown.
Come per le taglie di potenza, la riduzione si registra anche nelle unità di produzione sia a livello tendenziale che congiunturale, in particolare per impianti fino ai 200 kW. Rispetto al primo trimestre 2019, il numero di unità di produzione risulta complessivamente in calo del 17%.
Complessivamente risulta positivo il contributo dell’eolico, ma, esaminando i dati nel dettaglio, si segnala che a gennaio 2020 non ci sono state installazioni, mentre nei mesi di febbraio (+8 MW) e marzo (+25 MW) la crescita è dovuta principalmente all’attivazione di alcuni impianti di grande taglia (un impianto da 8 MW in Campania, uno da 9,4 MW in Liguria e uno da 15,8 MW in Calabria).
Si registra una riduzione (-33%) nel primo trimestre del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019 del numero di unità di produzione. Per quanto riguarda la diffusione territoriale, la maggior parte della nuova potenza connessa (72%) è localizzata nelle regioni del Sud Italia.
In generale la tecnologia dell’eolico necessita di una tariffa incentivante diretta e, pertanto, si attende il contributo dei contingenti che verranno assegnati nei bandi del DM FER, considerato che, dagli esiti dei primi due bandi, l’eolico si è aggiudicato nelle Aste la maggior percentuale e i Registri del gruppo A sono stati saturati.
L’idroelettrico risulta in crescita nel 2020, grazie all’attivazione di un impianto da 13,4 MW in Valle d’Aosta nel mese di marzo.
Le regioni che hanno registrato il maggior incremento di potenza rispetto all’anno precedente sono Lombardia e Valle d’Aosta. Gli impianti idroelettrici di taglia inferiore a 1 MW connessi nel 2020 costituiscono il 23% del totale installato.
Confrontando il primo trimestre del 2020 con quello del 2019, si registra un aumento del 65% del numero di unità di produzione connesse.
Come per l’eolico, anche la tecnologia dell’idroelettrico necessita di unatariffa incentivante diretta prevista da Decreti del Ministero dello Sviluppo Economico per vedere una crescita in termini di potenza installata.
Dall’analisi delle variazioni congiunturali, il primo trimestre 2020 risulta nel complesso in calo (-52%) rispetto al periodo ottobre-dicembre 2019, che aveva registrato una crescita importante di potenza installata mensilmente per il fotovoltaico.
Nel mese di marzo 2020 si registra una riduzione del PUNe dei prezzi zonali rispetto al 2019. Dall’analisi dei dati, l’effetto ribassista del PUN si è iniziato a registrare dal 24 febbraio 2020, prima settimana dopo il lockdown nelle prime zone rosse in Italia. Per quanto riguarda MSD ex-ante (Mercato Servizi Dispacciamento ex-ante) e MB (Mercato Bilanciamento) si sono registrate riduzioni nei prezzi medi a scendere e nei prezzi medi a salire rispetto al 2019.