L’impegno di ENI nel settore dell’energia solare accelera, tanto che il Gruppo italiano ha annunciato, per bocca del suo amministratore delegato, Paolo Scaroni, la costituzione dell'Eni Solar Frontiers Center presso il Massachusetts Institute of Technology (Mit).
Scaroni ha confermato l’investimento di ENI pari a 50 milioni di dollari in questo settore delle energie rinnovabili, impegno scaturito in seguito all'accordo firmato a febbraio fra Eni e Mit per una partnership strategica sulla ricerca di frontiera nel solare.
In occasione di un seminario che si è tenuto lunedì 7 luglio al Politecnico di Milano, incontro dal titolo “Global Energy Challenges and Solutions”, a cui hanno partecipato sia ricercatori di Eni, sia ricercatori del Mit e dello stesso Politecnico, l’amministratore delegato ha sottolineato la decione di Eni e la sua futura strada nel campo delle energie rinnovabili.
“L'Eni ha scelto come frontiera della sua ricerca il solare, e su questa scommessa investirà 50 milioni di dollari per creare un centro di ricerca che si focalizzi su nuovi materiali”.
Scaroni, inoltre, ha dichiarato che la decisione del Gruppo di investire nel campo solare è strettamente legata alla convinzione che lo sviluppo del solare sia legato alla sostituzione dell'attuale tecnologia basata sul silicio con materiali che raccolgano l'energia solare in modo più efficiente e meno costoso.
Così, l'obiettivo del nuovo centro di ricerca sarà quello di arrivare a un solare meno costoso, considerato soprattutto che allo stato attuale l'energia prodotta dal sole è pari allo 0,1% della produzione mondiale, soprattutto perchè il fotovoltaico costa tra le 5 e le 7 volte in più rispetto all'energia elettrica convenzionale.