L’equo compenso è una delle battaglie più importanti per i professionisti italiani. Perché al lavoro bisogna riconoscere il giusto valore, sempre. Ma come vigilare sulla corretta applicazione della disciplina?
La Rete Professioni Tecniche ha firmato il Protocollo d’intesa col Ministero della Giustizia che ha istituito il Nucleo centrale di monitoraggio della corretta applicazione della disciplina in materia di equo compenso per le professioni tecniche, con esclusivo riferimento agli Ordini aderenti alla Rete soggetti alla vigilanza del Ministero della Giustizia.
Il ruolo dei Nuclei Territoriali di Monitoraggio
Il Protocollo prevede espressamente la promozione della costituzione di Nuclei territoriali di monitoraggio ad opera degli Ordini e dei Collegi territoriali. A questo proposito la Rete rende noto che, per ottenere un miglior risultato e l’efficienza del sistema, è orientata ad organizzare i Nuclei territoriali su base regionale, avendo come riferimento le Reti Professionali Tecniche Regionali, di cui auspica la costituzione.
In tal modo saranno i Nuclei territoriali di monitoraggio, costituiti a livello regionale, ad acquisire le segnalazioni relative alla violazione della normativa in materia di equo compenso, che poi verranno affidate al Nucleo centrale di monitoraggio per le opportune determinazioni ed iniziative, d’intesa con il Ministero della Giustizia, che lo presiede. I Nuclei territoriali saranno emanazione della Rete Regionale, costituita dalle Federazioni/Consulte o Ordini Regionali.
Con l’occasione, la Rete Professioni Tecniche desidera ringraziare il Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, la cui disponibilità ha reso possibile questa iniziativa a tutela dei professionisti tecnici.
Speciale Cantieri: come difendersi dalla seconda ondata di Covid-19?
Inutile nasconderlo. La possibilità di una seconda ondata di contagi da Covid-19 è concreta. Lo testimoniano i nuovi focolai nei Paesi in cui l’epidemia sembrava sotto controllo. E la nostra conoscenza di questo virus è ancora troppo limitata per sapere con precisione cosa succederà nei prossimi mesi.
Anche gli esperti si dividono tra chi pensa che il virus sia ormai irrilevante e chi invece ritiene che si debba continuare a prestare la massima attenzione, soprattutto per evitare una nuova esplosione di contagi in autunno.
Come comportarsi in uno scenario del genere? La scelta migliore è quella di farsi trovare pronti ad ogni evenienza, riorganizzando la nostra vita e le nostre abitudini sociali e lavorative.
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