Come si coniuga il nuovo Codice Appalti con la norma sull’equo compenso? Sono necessari correttivi? Questi argomenti sono stati al centro di un dibattito nell’ambito della 67esima edizione del Congresso degli Ingegneri. Vediamo cosa è emerso.
Il CNI ha confermato la sua posizione, ribadita nella relazione dal Presidente Angelo Domenico Perrini, che ha escluso ritorni al passato pur manifestando disponibilità a migliorare la norma. Poi ha parlato il Consigliere Sandro Catta, proprio a proposito del rapporto tra equo compenso e Codice Appalti.
Equo compenso e Codice dei Contratti
“Riteniamo che la norma sull'equo compenso, pur successiva al Codice dei Contratti, sia perfettamente in linea con esso - ha spiegato Sandro Catta -. Infatti il Codice privilegia gli affidamenti con offerta economicamente più vantaggiosa che si basino più su aspetti qualitativi che economici, arrivando a sostenere che questi ultimi possano anche non essere considerati tra i criteri di premialità. Tuttavia, notiamo che alcuni interlocutori si appigliano alla posterità della norma sull'Equo compenso, come si evince ad esempio dal comunicato ANAC dell'8 agosto 2023, convinti del valore della L. 49/23. Per questo motivo suggeriamo l'introduzione di un espresso richiamo all’Equo compenso nel correttivo al Codice che il Governo ed il Parlamento hanno preannunciato”.
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