La sede di Bruxelles, sempre attenta alla situazione ambientale globale, decide così di affiancare al carbone, petrolio e nucleare, anche l'idrogeno.
L'Italia in particolare, dichiara, attraverso le parole del ministro dell'ambiente A.P.Scanio, che non solo parteciperà a questo progetto ma aderirà in modo “verde”, sfruttando le energie rinnovabili per il procedimento dell’elettrolisi dell’acqua, indispensabile per scindere gli atomi di ossigeno da quelli dell’idrogeno ed ottenere così quest’importante risorsa.
Un concetto che accomuna tutti i ministri dell'Unione Europea è che il primo passo da compiere insieme è sicuramente il rafforzamento dei trasporti dell'idrogeno, attualmente in difficoltà per le lobby del petrolio.
Già in California, circolano da tempo numerose automobili a idrogeno, ma senza andare troppo lontano, anche in molte capitali europee possiamo trovare bus con motore elettrico alimentato a idrogeno.
Berlino e Amburgo si sono impegnate ad acquistare fino a 100 mezzi entro il 2015: la prima verterà sui motori a scoppio, la seconda su quelli elettrici, ma comunque entrambi rigorosamente ad idrogeno.
Anche in Italia abbiamo importanti esempi, basta ricordare gli autobus a idrogeno presenti sulle strade di Torino.
Questo progetto prevede un motore elettrico alimentato attraverso gli accumulatori della fuel cell: l'idrogeno si ossida a bassa temperatura con l'ossigeno dell'aria, producendo energia elettrica, calore e acqua.
Le batterie utilizzate contengono sodio, nichel e cloro, non nocive per l'ambiente.
Il risultato è: zero emissioni!