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Fabbricati D non accatastati: ecco i coefficienti Imu e Impi

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Fabbricati D non accatastati: ecco i coefficienti Imu e Impi
Vediamo come i nuovi coefficienti per i fabbricati D influenzano il calcolo delle imposte IMU e IMPI: aggiornamenti cruciali per chi gestisce immobili speciali

Se possiedi o gestisci immobili non accatastati a destinazione speciale, come capannoni, alberghi o ospedali, c’è un aggiornamento da non ignorare. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato i nuovi coefficienti per il calcolo dell’Imposta Municipale Propria (IMU) e dell’Imposta Immobiliare sulle Piattaforme Marine (IMPI) per il 2025. Ecco cosa cambia e come incide sulla tassazione dei cosiddetti fabbricati D.
Con il decreto del 14 marzo 2025, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 69/2025, sono stati definiti i coefficienti di aggiornamento per gli immobili del gruppo catastale “D”. Questi comprendono edifici destinati ad attività produttive e commerciali che non sono ancora iscritti al catasto, ma che appartengono interamente a imprese e sono registrati separatamente in contabilità.

Fabbricati D: a quanto è stato fissato il coefficiente?

Secondo la normativa vigente, fino a quando la rendita catastale non viene richiesta, il valore di questi fabbricati si calcola prendendo come riferimento i costi storici di acquisto o costruzione, aggiornati con i coefficienti ministeriali. Per il 2025, il coefficiente è stato fissato a 1,00.
Lo stesso criterio si applica anche alle piattaforme marine, che dal 2020 sono soggette al pagamento dell’IMPI, come previsto dall’articolo 38, comma 2, del Decreto Legge n. 124/2019.
Se possiedi immobili di questo tipo, assicurati di aggiornare i calcoli per il 2025 e rispettare le scadenze fiscali.