S’avvicina l’appuntamento con la Festa dell’Architetto, appuntamento annuale organizzato dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC). Un’occasione per fare il punto sulle tematiche più calde del momento.
L’appuntamento sarà a Roma il prossimo 16 dicembre, a partire dalle 14.30, alla Galleria del Cardinale Colonna (Piazza della Pilotta 17 A), con al centro il conferimento dei Premi “Architetto Italiano” e “Giovane Talento dell’Architettura Italiana”.
E’ un tema di stretta attualità, “il contrasto al cambiamento climatico e la cura dei territori”, a caratterizzare l’edizione 2022 della Festa. Il settore dell’edilizia è, infatti, fondamentale per mitigare questo cambiamento, in quanto causa circa il 39% del complesso delle emissioni globali. Di queste, l’11% sono generate dalla produzione dei materiali da costruzione e la restante parte è emessa dalle strutture stesse e dalla generazione dell’energia che le alimenta. Insieme ai grandi temi dell’agricoltura sostenibile, dell’economia circolare, della transizione energetica, della mobilità sostenibile, dell’efficienza energetica degli edifici, delle risorse idriche e dell’inquinamento, è necessaria una vera e propria rivoluzione culturale, che si fondi sulla cura e sull’attenzione per lo spazio in cui viviamo e per chi lo abita.
Le parole degli organizzatori
“Gli Architetti PPC italiani - spiega Francesco Miceli, Presidente del Consiglio Nazionale - sono pronti a fare la loro parte nella lotta al cambiamento climatico. La pandemia ha infatti accelerato, anche nel nostro settore, processi virtuosi ed una attenzione del tutto nuova al tema della sostenibilità ambientale, economica e sociale. Non c’ è dubbio che la crisi climatica ci costringe a ripensare il modo stesso di fare architettura. Tutto ciò, tuttavia, non basta: serve infatti un intervento della politica, perché è tempo che il nostro Paese si doti di una Legge quadro sull’Architettura in grado anche di liberare tutte le energie creative e gli slanci innovativi propri degli architetti italiani”.
"L’augurio - dice ancora Miceli - è che il nuovo Governo mostri sensibilità e attenzione alle tematiche del 'costruire per le persone', dando nuovo impulso (rivisitandolo e migliorandolo) a quel testo normativo su cui gli architetti italiani si erano confrontati con il precedente Esecutivo. L’architettura e la sua qualità sono un diritto del cittadino, anche perchè quest’ultima produce effetti positivi nella vita quotidiana di ciascun individuo con ricadute positive sull’intera società”.
Per Alessandra Ferrari, Responsabile del Dipartimento Promozione della cultura architettonica, dell’architetto, eventi culturali e strumenti di comunicazione del CNAPPC, “un intervento legislativo da parte della politica è quanto mai necessario, poiché le scelte politico-strategiche inerenti l’architettura e il paesaggio intervengono nello sviluppo del Paese”, rimarcando “quanto non sia più rinviabile proprio la Legge quadro sull’Architettura che riconosca l’architettura e il paesaggio come patrimonio comune di interesse pubblico primario”.
“Una Legge - prosegue Ferrari - che affronti specificamente la materia, al fine di garantire il benessere della collettività e delle generazioni future. La giornata del 16 dicembre vuole essere la conferma di questo impegno degli Architetti PPC italiani, come cittadini prima ancora che come professionisti”.
Questa edizione della Festa è caratterizzata da due importanti anniversari: la ricorrenza dei 10 anni dall’istituzione dei Premi Architetto Italiano e Giovane Talento dell’Architettura Italiana e nel 2023 il centenario dell’Istituzione (con la Legge 24 giugno 1923) dell’Ordine degli Architetti PPC. “E’ previsto - sottolinea ancora - un apposito focus sull’importanza delle associazioni e dei presìdi territoriali di cura dei territori cui gli Ordini degli Architetti fanno parte e del fondamentale lavoro che stanno portando avanti proprio in vista di questo centenario”.
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