Dal 1° gennaio 2009 entreranno in vigore in Germania le nuove tariffe incentivanti per il fotovoltaico. Si prevede una revisione verso il basso delle tariffe, soprattutto per impianti sopra il MW, ma anche in Spagna, ci sono cambiamenti all’ orizzonte dove si pensa ad un limite di potenza annuale.
Dopo un lungo confronto fra schieramenti politici e con il comparto industriale il risultato è che nei prossimi anni, già a partire dal 2009, si avrà un notevole riduzione degli incentivi, soprattutto per gli impianti di taglia superiore al megawatt e integrati in edilizia.
Tra le novità c’è l’abolizione del premio di 5 c€/kWh per le installazioni integrate nelle facciate degli edifici e la possibilità di utilizzare per il consumo personale l’elettricità prodotta da impianti con potenze inferiori a 30 kWp.
Dal 2009 i sistemi FV integrati sui tetti con taglie oltre i 1.000 kWp avranno una riduzione del 25% (tariffa 2009: 33 c€/kWh), un incentivo molto vicino a quello degli impianti a terra(tariffa 2009: 31,94 c€/kWh per tutte le taglie).
Gli impianti con potenze a partire dai 100 kWp e fino a 1 MW avranno una “degressione” del 10%, sempre a partire dal 2009 (tariffa 2009: 39,58 c€/kWh).
Per gli mpianti più piccoli la riduzione degli incentivi nei prossimi due anni crescerà dal 5 all’8% e, a partire dal 2011, verrà portata al 9%. Nel 2009 gli impianti fino a 30 kWp integrati avranno una tariffa di 43,01 c€/kWh; quelli da 30 a 100 kWp una tariffa di 40,91 c€/kWh.
Prima della prossima revisione, che avverrà tra 4 anni, la legge ha definito tuttavia un “corridoio di crescita” : “Se tra l’ottobre 2008 e la fine del 2009 l’incremento della potenza supererà la soglia dei 1.500 MW, la degressione per il 2010 sarà aumentata dell’1%. Nel caso in cui la crescita dovesse risultare inferiore a 1.000 MW, la degressione sarà ridotta dell’1%. Il range di crescita per gli anni successivi è il seguente: per il 2011 è stato fissato tra 1,1 e 1,7 GW per il 2011 e per il 2012 tra 1,2 e 1,9. “
Infine, come detto i proprietari dei sistemi FV inferirori ai 30 kWp potranno consumare direttamente l’elettricità prodotta dai loro impianti oppure offrirla ad altri nelle immediate vicinanze dell’impianto.
Al posto della normale tariffa di 43,01 c€/kWh (2009), l’elettricità utilizzata per i consumi dell’abitazione è riconosciuta alla tariffa più bassa di 25,01 c€/kWh. Poiché il prezzo medio dell’elettricità per le famiglie tedesche è di 20 c€/kWh (2009), ci sarebbe solo un piccolo extra bonus. Solo nel caso in cui i prezzi dell’energia elettrica dovessero aumentare, l’attuale procedura potrebbe attrarre più operatori.
Anche in Spagna sono previsti dei cambiamenti sul fronte dell’incentivazione del fotovoltaico. Entro fine settembre si dovrebbe approvare il testo del nuovo conto energia spagnolo.
Nell’ultima versione il punto più critico, fortemente osteggiato dal settore industriale, era la definizione di un tetto di potenza annuo, previsto inizialmente 300 MW (200 per le installazioni sugli edifici e 100 per quelle a terra) di 500 MW per il 2009 e 400 MW per il 2010.
C’è da notare che in Spagna in un anno sono stati installati quasi 1.000 MW e certamente i nuovi limiti imposti dal Ministero dell’Industria non potranno contenere questa espansione. Il pericolo è uno stop del settore fotovoltaico spagnolo.
Per quanto riguarda le tariffe, la proposta è di abbassarle sensibilmente rispetto al passato: 34 c€/kWh per le installazioni su tetto fino a 20 kW, 32 c€ per quelle di potenza superiore, 29 c€ per le installazioni al suolo. La durata del periodo di incentivazione resta di 25 anni.