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Gare di progettazione: com’è andato il bimestre estivo?

Edilizia di
OICE: “L’auspicio generale è che siano confermati gli indirizzi del Governo, con Conte che ha chiaramente messo al centro dell’azione governativa la ripresa degli investimenti”

Come rilanciare il mercato della progettazione? “Bisogna completare il quadro delle regole, la velocità di assegnazione delle gare e assicurare risorse per investimenti in infrastrutture”.

È la voce dell’Oice a valle dell’esame dei dati delle gare pubbliche di sola progettazionedi luglio e agosto, che evidenziano leggeri cali nel numero e nel valore dei bandi, determinati in gran parte dall’andamento del mese di luglio (49,5 milioni di euro, contro i 59,9 di luglio 2018); ad agosto invece sono stati messi in gara 39,4 milioni di euro, erano stati 29,7 di agosto 2018, in 257 gare; rispetto al precedente mese di luglio, il valore cala del 20,4% e il numero dello 0,80, trend in qualche modo fisiologico, mentre il confronto con agosto 2018 vede un calo nel numero, -7,9%, ma un incremento nel valore, + 32,5%.

Positivo nel valore anche l’andamento dei primi otto mesi del 2018: le gare pubblicate sono state 1.876 con un valore di 415,7 milioni di euro, -11,2% in numero e +15,7% in valore rispetto ai primi otto mesi del 2018.

Il commento del presidente Gabriele Scicolone

“L’andamento contrastato dei mesi estivi - ha dichiarato Gabriele Scicolone, Presidente OICE - dev’essere letto come trend fisiologico. I dati confermano comunque un’indicazione generale di riduzione del numero delle gare, già vista nei mesi scorsi, bilanciata però da un aumento dei valori dei bandi, soprattutto dovuto al crescente ricorso agli accordi quadro. Auspichiamo che, con la consueta ripresa del mercato in autunno, ci si possa avviare al terzo quadrimestre 2019 con un po’ di ottimismo. L’auspicio generale è che siano confermati gli indirizzi del Governo illustrati nei giorni scorsi dal Presidente Conte, che ha chiaramente messo al centro dell’azione governativa la ripresa degli investimenti come leva per una crescita economica pur difficile da conseguire visto il contesto economico internazionale”.

“Sarà fondamentale - ha continuato il Presidente OICE - dare certezza agli investimenti in corso, soprattutto per le grandi infrastrutture, completare il quadro regolatorio attuativo del codice appalti, dando finalmente stabilità normativa dopo anni di modifiche continue. Fondamentale agire sulla rapidità di assegnazione delle gare, ancora elemento debole del nostro sistema e che produce una distanza di anni tra i bandi e l’attuazione delle opere, non più concepibile al giorno d’oggi. Soltanto in un quadro normativo chiaro e stabile, con meno burocrazia e maggiore correttezza nei rapporti fra p.a. e appaltatori, progettisti e imprese, si potrà rispondere con efficacia alle necessita di progettazione e realizzazione di importanti piani di intervento, primi fra tutti quelli per l’edilizia scolastica e la sicurezza delle infrastrutture, per il dissesto idrogeologico e per le città”.

“Altrettanto fondamentale - ha concluso Gabriele Scicolone - sarà poi sostenere i percorsi di innovazione tecnologica intrapresi dalle imprese che operano nel settore e ragionare su una non più rinviabile riduzione del cuneo fiscale e del costo del lavoro”.

Ulteriori dati del bimestre estivo

Il complesso di tutti i servizi di ingegneria e architettura nel bimestre estivo ha un andamento tutto positivo: all’aumento nel numero, +10,9%, corrisponde un aumento più marcato nel valore, +24,8%, rispetto a luglio-agosto 2018. L’andamento positivo è dovuto essenzialmente al risultato del mese di agosto: il numero delle gare è stato di 518 per un importo di 135,5 milioni di euro; rispetto al precedente mese di luglio, il numero cala del 5,6% e il valore sale del 9,9%. Rispetto al mese di agosto 2018, il numero cresce del 22,5% e il valore del 92,2%.

L’andamento dei primi otto mesi del 2019 è invariato nel numero, ma in crescita nel valore: sono stati rilevati 3.722 bandi per un valore di 899,7 milioni di euro, -0,2% in numero, ma +26,8% in valore rispetto ai primi otto mesi del 2018.

Si mantengono su livelli molto alti i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate. In base ai dati raccolti fino ad agosto il ribasso medio sul prezzo a base d'asta per le gare indette nel 2015 è al 40,1%, per quelle indette nel 2016 il ribasso arriva al 42,8%. Le notizie sulle gare pubblicate nel 2017 attestano un ribasso del 40,4%, mentre quelle pubblicate nel 2018 arrivano al ribasso medio del 41,1%.

Le gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria sono passate dalle 706 unità dei primi otto mesi del 2018, alle 845 degli otto mesi appena trascorsi, con un aumento del 19,7%. Nell’insieme dei paesi dell’Unione Europea il numero dei bandi presenta, nello stesso periodo, una crescita del 16,7%. Cresce quindi l’incidenza del nostro Paese negli otto mesi del 2018 continuando però ad attestarsi su un modesto 3,8%, un dato di gran lunga inferiore rispetto a quello di paesi di paragonabile rilevanza economica: Germania 26,5%, Francia 23,6%, Polonia 11,8%, Svezia 4,0%.

Negli otto mesi del 2019 il valore delle gare miste, cioè di progettazione e costruzione insieme (appalti integrati, project financing, concessioni di realizzazione e gestione) ha raggiunto i 6.063,7 milioni di euro, con 435 bandi. Gli appalti integrati da soli sono 113, per 1.448,8 milioni di euro, nei primi otto mesi del 2018 erano stati 109, per un valore di 2.310,7 milioni di euro; il valore dei servizi di ingegneria compreso nei bandi del 2019 è stimabile i 32,6 milioni di euro.