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Gare di progettazione: cosa chiedono le società?

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Gare di progettazione: cosa chiedono le società?
Il mercato delle gare di progettazione dà ancora segnali positivi in questo momento di incertezza. Ma cosa non va? E dove bisogna migliorare?

L’Osservatorio OICE/Informatel relativo allo scorso mese di febbraio mostra una nuova crescita per il mercato delle gare di progettazione: sono state bandite 370 gare, per un valore di 83,3 milioni di euro; rispetto a gennaio, +36,5 in numero e +75,2% in valore (qui la news completa). Ma cosa ci dicono questi dati?

Ecco il commento del presidente Oice (organizzazione che rappresenta le società di progettazione), Gabriele Scicolone: “In questo momento di grande incertezza per quelli che speriamo siano gli ultimi colpi della pandemia, il mercato della progettazione e, più in generale, quello dei servizi di architettura e ingegneria, danno ancora segnali positivi. Febbraio recupera in parte quanto perso a gennaio per il contributo delle gare sottosoglia".

“Nel confronto tra i primi due mesi del 2021 e il bimestre 2020, le gare sottosoglia bandite quasi raddoppiano di valore, una spia dell’attivismo delle piccole e medie pubbliche amministrazioni, di questo hanno bisogno tutti i soggetti operanti nel mercato".

“Siamo però francamente sconcertati per quelle, fortunatamente poche, amministrazioni che stanno bandendo gare di progettazione sopra soglia Ue al massimo ribasso, una follia giuridica che avevamo denunciato con forza con il decreto semplificazioni".

Le richieste delle società di ingegneria al Governo

“Chiediamo al Governo di intervenire urgentemente perchè non è accettabile nè ora, nè in prospettiva con gli interventi del PNRR che si progetti senza valutare la qualità dell'offerta. Diversamente sicurezza, efficacia ed efficienza degli interventi saranno messi a serio rischio da avventurieri del massimo ribasso e da pratiche opache in sede di esecuzione dei contratti per recuperare il ribasso offerto in gara".

“Al Governo vogliamo poi ribadire la necessità, ripetuta ormai all'infinito da oltre un anno, di assicurare l'attivazione di tutti gli accordi quadro: abbiamo visto dei miglioramenti, soprattutto da parte di Anas, ma aspettiamo anche una modifica normativa che obblighi almeno ad una attivazione del 30% ogni anno, per rispetto degli aggiudicatari, che nel frattempo si sono attrezzati e esposti con fidejussioni e garanzie in attesa dei contratti veri e propri".

“Infine chiediamo Attendiamo al Governo regole chiare per il PNRR, che diano una governance forte e un controllo da veri project manager di ogni intervento. L'occasione è d'oro, la sfida notevole e l'ingegneria e l'architettura organizzate sono pronte a fare la loro parte".