Il mercato delle gare di progettazione mostra segnali preoccupanti. L’aggiornamento dell’Osservatorio OICE/Informatel evidenzia, a gennaio, un calo significativo del valore complessivo dei bandi, sceso a 212,3 milioni di euro, con una flessione del 23,1% rispetto a dicembre. Un dato che, senza il maxi-bando da 171 milioni di Autostrade per l’Italia (Aspi) per la sorveglianza delle opere d’arte, sarebbe stato tra i più bassi di sempre: le gare per soli servizi tecnici avrebbero infatti totalizzato appena 39,2 milioni, di cui poco più di 13 milioni per la sola progettazione.
Gare di progettazione: il commento del presidente dell’OICE
Il presidente dell’OICE, Giorgio Lupoi, lancia l’allarme: “La situazione sta diventando seria. Il volume messo in gara senza il bando Aspi sarebbe tra i minimi storici. Inoltre, resta incerta la quota di affidamenti sotto i 140.000 euro, assegnati con scelta diretta. La riduzione del valore delle gare UE e della progettazione esecutiva negli appalti integrati è un ulteriore segnale critico. Finché le nostre società saranno impegnate nelle direzioni lavori e nei supporti alle imprese, l’impatto sarà limitato, ma con una domanda pubblica sempre più debole e poco trasparente, le difficoltà cresceranno in fretta”. Lupoi sottolinea la necessità di dimezzare la soglia per gli affidamenti diretti, consentire anticipazioni di prezzo per tutti i servizi intellettuali e incentivare la finanza di progetto per la rigenerazione urbana.
Altri dati sul mercato delle gare di progettazione a gennaio
L’inizio del 2025 conferma il trend negativo, aggravato dalla riduzione delle gare PNRR. A gennaio le gare UE (oltre 215.000 euro) sono crollate del 75,5% in numero e del 17,4% in valore rispetto a dicembre 2024. Nel dettaglio, le gare per servizi di ingegneria e architettura (esclusi gli appalti integrati) sono state 118, per un importo di 210,2 milioni, con un calo del 51,8% in numero e del 18,9% in valore. La sola progettazione ha subito un drastico ridimensionamento: 39 bandi per un valore di 13,4 milioni, in caduta del 73,6% rispetto a dicembre, con un numero di gare ridotto del 57,1%.
A gennaio si sono registrati 7 bandi per accordi quadro, pari al 5,9% del totale delle gare per servizi di architettura e ingegneria, ma con un peso dell’86,1% sul valore complessivo, raggiungendo i 180,9 milioni. Se da un lato si osserva un incremento del 79,6% in valore rispetto a dicembre, dall’altro il numero di bandi è crollato dell’84,8%.
Infine, gli appalti integrati sono stati 43, con un valore stimato della progettazione esecutiva di appena 2,1 milioni. Qui il crollo è stato netto: -87,6% in valore e -48,8% nel numero delle gare rispetto al mese precedente.
Il quadro che emerge è chiaro: senza un intervento deciso sulle soglie degli affidamenti diretti e sulle modalità di finanziamento, il settore rischia di affrontare una fase di forte contrazione, con pesanti ripercussioni sull’intera filiera.
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