Dal 21 maggio l`invio delle informazioni sulle gare e sull`andamento dei contratti all`Osservatorio dei lavori, servizi e forniture sara` possibile solo in modalita` on line, ovvero per via telematica collegandosi al sito dell`Osservatorio.
Le istruzioni per il passaggio a questa nuova fase sono contenute in un comunicato dell`Autorita` di vigilanza sui contratti pubblici, pubblicato sulla «Gazzetta» del 21 aprile.
Per le stazioni appaltanti cambia soltanto la modalita` di trasmissione: vietata la carta e qualsiasi altro supporto magnetico, l`accreditamento rimane lo stesso. Le stazioni appaltanti nazionali o i bandi a carattere nazionale e sovranazionale dovranno essere inviati alla sezione centrale del l`Osservatorio, mentre Regioni, Province e Comuni passeranno per la propria sezione regionale di riferimento con le procedure dettate da ogni singola sezione.
Le informazioni da trasmettere sono le stesse per tutti i contratti di lavori, servizi e forniture, si parte dall`aggiudicazione e si passa per l`esecuzione del contratto, la conclusione e il collaudo. Da rendere note anche le informazioni sui subappalti o su eventuali anomalie quali i ritardi o sospensioni nella consegna, gli accordi bonari, le varianti e il cambio di contraente in corso d`opera.
L`obbligo di invio solo on line scatta per gli appalti di lavori affidati o aggiudicati dal 1 maggio. Per i servizi e le forniture e` gia` scattato dal 1 gennaio ma il comunicato prevede anche una deroga per tutti i contratti affidati tra il primo gennaio e il 30 aprile che potranno essere inviati entro 120 giorni dalla data di pubblicazione sulla «Gazzetta» con modalita` che possono essere diversificate tra Osservatorio centrale e sezioni regionali. L`invio va fatto sempre entro un mese.
La stazione appaltante che non spedisce i dati o lo fa in ritardo rischia una multa fino a 25.822 euro, raddoppiabile in caso di informazioni false.