Boccata di ossigeno in giugno per il mercato pubblico dei servizi di ingegneria e architettura grazie a 4 gare pubblicate dal centro di ricerca europeo ISPRA di Varese, che insieme fanno il 44% del valore totale del mese. Infatti secondo l’aggiornamento al 30 giugno dell’Osservatorio OICE-Informatel, le gare del settore indette nell’ultimo mese sono state 381 (di cui 45 sopra soglia) per un importo complessivo di 73,0 milioni di euro (57,6 sopra soglia).
Il confronto su base annua, cioè rispetto a giugno 2008, vede crescere il numero dei bandi del 10,8% (+66,7% sopra soglia e +6,0% sotto soglia) mentre risulta più che duplicato il loro valore, +123,5% (+216,2% sopra soglia e +6,5% sotto soglia). I consistenti incrementi non sono riconducibili a segnali di ripresa, ma sono dovuti al basso livello della domanda di giugno 2008.
Nel primo semestre 2009 risultano pubblicate 2.070 gare (-11,1% rispetto ai primi sei mesi del 2008), di cui 263 sopra soglia (+0,8%) e 1.807 sotto soglia (-12,6%). Il numero delle gare del semestre risulta inferiore del 32,6% alla media degli incarichi rilevati nel primo semestre degli anni 2001-2008. Il loro valore, pari a 362,7 milioni di euro (-4,7% rispetto ai primi sei mesi del 2008) di cui 276,5 sopra soglia (-1,1%) e 86,2 sotto soglia (-14,5%); al netto dell’inflazione settoriale l’ammontare delle gare pubblicate nel primo semestre del 2009 risulta inferiore del 20,1% al valore medio posto in gara nei precedenti otto anni.
Continuano ancora a crescere i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate: in base agli ultimi dati raccolti in maggio il ribasso medio sul prezzo a base d'asta per le gare indette nel 2008 è stato del 34,5%, che si spinge al 50% nell'aggiudicazione di una gara Anas rilevata dall’Osservatorio in giugno (riguardante servizi di ingegneria - progettazione preliminare, definitiva, esecutiva e la stesura del piano di sicurezza e coordinamento e dello studio di inserimento ambientale dei lavori di demolizione e ricostruzione del ponte Agrò sito al km 35 + 100 della ss 114).
“I dati di questo mese - ha dichiarato il presidente OICE Braccio Oddi Baglioni - non consentono valutazioni ottimistiche su di una ripresa che non c’è e non ci sarà ancora per molto. Confermano, al netto delle quattro importanti gare ISPRA, che il mercato pubblico è in forte sofferenza e in grande flessione rispetto ad un anno fa. Prova ne sia l’ulteriore aumento dei ribassi ormai vicini in media al 35%; il fatto, poi, che vi siano punte del 50% e oltre di ribasso in importanti ed impegnative gare come quella citata dell’Anas conferma che i progettisti, pur di mantenere fatturati e referenze tecniche, sono disposti ad andare in perdita.
Su questo aspetto - ha continuato il presidente dell’OICE - attendiamo ormai da tempo un intervento del Ministero e dell’Autorità di vigilanza che possa consentire alle stazioni appaltanti di disporre di sistemi di valutazione delle offerte anomale seri, affidabili ed effettivi, in grado cioè di stabilire se una offerta sia realmente in perdita e, quindi, come ha detto la giurisprudenza, illegittima.
E’ in questa ottica decisivo che si arrivi rapidamente al varo del regolamento del Codice e alla predisposizione di indirizzi interpretativi e linee guida utili al superamento di questo grave problema. Per quel che riguarda il tema delle risorse - ha concluso Braccio Oddi Baglioni - attendiamo con fiducia che il Governo dia seguito all’impegno di rilanciare anche le opere piccole e medie e che valuti l’opportunità di consentire agli enti locali il superamento temporaneo dei vincoli del patto di stabilità in funzione anticiclica per il rilancio della domanda pubblica e del mercato.”
In merito alle risorse, è da rilevare, dopo un primo semestre su livelli inferiori a quelli del recente passato, una previsione, per la seconda metà dell’anno, di ulteriore declino: secondo recenti stime di più enti gli investimenti pubblici in costruzioni registreranno nell’intero anno una flessione pari all’8,1% in volume, mentre le risorse per interventi infrastrutturali nel bilancio dello Stato 2009, comprensive dello stanziamento a favore della Legge Obiettivo disposto dal DL 185/2009, evidenziano una riduzione del 13,4% in termini reali rispetto al 2008.
In proposito, l’ANCI e la Fondazione IFEL stimano che potrebbero essere subito destinati al finanziamento delle opere pubbliche già cantierate residui passivi disponibili nelle casse comunali per circa 15 miliardi di euro mentre gli attuali limiti normativi conterrebbero le risorse effettivamente impiegabili in soli 740 milioni di euro.
Per quanto riguarda il confronto con l’Europa, il numero delle gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria è in pratica stazionario (da 261 del gennaio-giugno 2008 a 263 dei primi sei mesi di quest’anno), mentre è in flessione del 7,2% quello dell’insieme degli altri partner dell’Unione Europea. L’incidenza del nostro Paese continua, comunque, ad attestarsi su un modesto 3,4% (Francia 35,8%, Germania 11,9%, Spagna 11,6%, Polonia 5,7%, Gran Bretagna 5,2%, ecc.).
Tornando in Italia, e in particolare agli appalti misti di progettazione e costruzione, si rileva un incremento in valore nei primi sei mesi (+89,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), che è da imputare principalmente alla buona performance registrata in maggio (+700% in termini tendenziali, cioè rispetto allo stesso mese del 2008), in quanto l’apporto di giugno è risultato negativo (-62,6% ). L’impatto sulle società di ingegneria che ne potrà derivare sarà visibile solo fra diversi mesi, stanti i tempi delle opere complesse.