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Habitech alla missione imprenditoriale in India

Energie rinnovabili di
Il Distretto tecnologico trentino per l'energia e l'ambiente ha partecipato in maniera attiva alla missione imprenditoriale congiunta Governo-Regioni


Bilancio pienamente positivo per la partecipazione di Habitech, il Distretto tecnologico trentino per l'energia e l'ambiente con sede a Rovereto, alla missione imprenditoriale congiunta Governo-Regioniin India.

Il progetto interregionale, a cui ha preso parte anche il Trentino, ha avuto un taglio tecnico-operativo mirato a promuovere i rapporti di cooperazione economica e commerciale tra imprese italiane e aziende indiane. A New Delhi e Mumbai, gli incontri ufficiali, i seminari tecnici e le tavole rotonde hanno riguardato anche il settore dell'edilizia sostenibile e delle energie rinnovabili.

"Abbiamo partecipato a questa missione promossa dalla Provincia autonoma di Trento e supportata da Trentino Sprint", spiega l'amministratore delegato di Habitech, Gianni Lazzari "assieme a Gianluca Salvatori in rappresentanza di Manifattura Domani. E' stato un primo contatto di Habitech con la realtà indiana. Abbiamo riscontrato interesse per le nostre proposte e concrete possibilità di avviare delle partnership nei settori del green building e della micro-cogenerazione".

Al workshop di Mumbay del 16 dicembre "Clean tech: Edifici sostenibili, reti intelligenti e piccoli impianti per produrre energia da fonti rinnovabili locali" hanno preso parte, oltre a Gianni Lazzari, il presidente di Habitech, Paolo Gurisatti, e Alessandro Speccher del Green Building Council Italia (Rovereto), che hanno presentato a livello internazionale l'esperienza trentina per l'innovazione nel settore dello sviluppo sostenibile.

Fra i progetti presentati in India anche "Crisalide", volto a produrre calore ed energia elettrica direttamente nelle abitazioni grazie a caldaie residenziali integrate con celle a combustibile. I risultati del programma, che in una prima fase prevede lo sviluppo di alcuni progetti dimostrativi e poi la sperimentazione in una rete reale di distribuzione di energia elettrica di circa 50-100 sistemi per utenze domestiche nella Provincia autonoma di Trento, potrebbero portare in questo campo il Trentino ai livelli di Giappone, Germania e Danimarca. La tecnologia delle celle a combustibile, sarà fornito dalla ditta SOFCpower di Mezzolombardo.

"Le celle a combustibile", spiega Alberto Ravagni, amministratore delegato di SOFCpower, "non hanno problemi inerenti la combustione del gas, perché lavorano con processo elettrochimico, quindi molto più efficiente, meno inquinante e decisamente più sicuro rispetto al processo di combustione delle caldaie con bruciatore".

"La gestione telematica dei sistemi", continua Michele Gubert, project manager di Crisalide, "permetterebbe inoltre di creare le basi per la cosiddetta smart grid, o rete intelligente. Il futuro delle rete elettrica passerà per l'interconnessione di sistemi distribuiti sul territorio, che andranno a integrare la produzione concentrata su grandi impianti.

La rete intelligente dovrà però essere sicura e controllata, anche grazie alla tecnologia informatica ed a piani pluriennali di aggiornamento della rete di distribuzione. I sistemi di cogenerazione con celle a combustibile si candidano come futuri sistemi per la produzione ad alta efficienza di energia e dunque per il risparmio energetico nelle abitazioni".