Secondo la Heat Coalition, una piattaforma di raccolta di 11 associazioni europee del settore raffreddamento e riscaldamento di cui ESTIF (European Solar Thermal Industry Federation) è membro, è necessario che il dibattito relativo al futuro dell’energia in Europa affronti adeguatamente il ruolo del settore del riscaldamento e del raffreddamento , il quale rappresenta circa il 45% del consumo finale di energia.
In particolare l’associazione si è espressa criticamente nei confronti del documento “A 2030 framework for climate and energy policies” pubblicato dalla Commissione Europea, dove, secondo la Heat Coalition, questi settori non sono stati praticamente considerati: "Il riscaldamento e il raffreddamento rimangono aree trascurate dalla politica energetica e dalla tecnologia, ma la loro decarbonizzazione è un elemento fondamentale per portare a un'economia a basse emissioni di carbonio".
L’associazione è fermamente convinta che sia il momento giusto per sviluppare un approccio globale europeo per il riscaldamento e il raffreddamento in modo da rendere più accessibile l'energia e mantenere competitive le imprese europee, come richiesto sia dal Parlamento Europeo sia dal Consiglio.
Meno di due settimane fa, infatti, il Parlamento Europeo ha risposto alla Commissione europea Energy Roadmap 2050, invitando a prendere in debita considerazione il settore del riscaldamento e raffreddamento nella trasformazione del sistema energetico, sottolineando come "l'energia rinnovabile prodotta attraverso soluzioni come geotermico, biomasse e solare termico, in combinazione con misure di efficienza energetica, hanno il potenziale per decarbonizzare la domanda di calore entro il 2050 in modo più conveniente”.