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I risultati del Piano casa. Il caso di Savona

Edilizia di
A tre anni dall’approvazione della legge, facciamo una prima valutazione degli effetti”, dichiara l’assessore all’Urbanistica Marco Scajola

Il Piano casa in provincia di Savona, nel biennio 2016-2017, ha portato all’approvazione di 305 interventi edilizi, che hanno generato un valore economico superiore a 50 milioni di euro.

“A tre anni dall’approvazione della legge, facciamo una prima valutazione degli effetti - dichiara l’assessore all’Urbanistica Marco Scajola -. I dati evidenziano come il ‘Piano casa’ non abbia minimamente compromesso, come all’inizio da molti sostenuto, il paesaggio ligure e gli assetti urbanistici dei Comuni. La volumetria complessiva supera appena gli 89mila metri cubi, e la maggior parte degli interventi è stata soggetta ad autorizzazione paesaggistica, garantendo ulteriormente la qualità e la compatibilità degli interventi”.

La Legge si concentrava soprattutto sulla possibilità di ricostruzione, con incentivi limitati, per rinnovare e riqualificare il patrimonio edilizio. Oltre a questo, la scelta era quella di concentrarsi sulla possibilità di demolire le costruzioni realizzate in aree a rischio idrogeologico.

“Molti interventi - aggiunge Scajola - hanno consentito di rigenerare abitazioni vetuste o di spostarle in luoghi più sicuri. In più, attraverso l’obbligo di realizzare opere di urbanizzazione, gli interventi hanno portato in dote ai Comuni di migliorare la possibilità di potenziare la dotazione di servizi e infrastrutture”.

Dal confronto dei dati riferiti ai due anni in esame emerge che nel 2017 si sia registrato un minor numero di interventi (-31), un decremento delle volumetrie (-3.659 metri cubi), ma un analogo valore economico sviluppato sempre pari a più di 25 milioni di euro. Oltre a questo, si registra una riduzione del peso degli ampliamenti (passati dal 68% al 57%) ed un aumento dell’incidenza della sostituzione edilizia in sito (dal 34% al 44%), la contrazione delle volumetrie degli ampliamenti (da 47% a 28%) e la crescita delle volumetrie che riguardano la sostituzione edilizia in sito (da 34% a 57%).

“L’insieme delle cifre confermano la lungimiranza della scelta fatta da questa Giunta nel 2015. Era necessario valutare gli effetti nel medio periodo - prosegue Scajola-. Solo a Savona e provincia, con un valore economico che supera i 50 milioni di investimenti privati in due anni, si è risollevato il settore dell’edilizia. L’impatto del Piano casa sul piano delle ricostruzioni fuori da aree a rischio non ha solo migliorato il patrimonio edilizio della Liguria e contribuito alla riqualificazione del territorio, ma ha portato a un miglioramento delle condizioni di sicurezza dei cittadini”.