Il 2008 è stato definito come l’anno del fotovoltaico. I grandi sviluppi e i risultati ottenuti da questo settore in continua evoluzione sono stati messi in luce la scorsa settimana, durante il convegno “Energia solare. Risorsa per lo sviluppo sostenibile” organizzato da Assosolare (Associazione Nazionale dell’Industria Solare Fotovoltaica) in occasione di Solarexpo a Verona.
Anche se non era presente il neo Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, buona parte dell’intervento di Gianni Chianetta, presidente di Assosolare, è stato indirizzato proprio al nuovo esecutivo, con la speranza che si possa continuare a lavorare proficuamente nell’ambito dello sviluppo delle risorse rinnovabili.
La Prestigiaco, comunque, non ha mancato di inviare una nota resa pubblica in apertura del conveno, nella quale si è detta convinta del fatto che il fotovoltaico sia “un comparto che va promosso e rafforzato perché è dall’incremento dell’utilizzo di queste fonti che passa anche la soluzione dei problemi energetici del paese. L’attenzione del nostro Governo sul settore delle energie rinnovabili è alta”.
Ed è stato, poi, Chianetta a delineare con maggiore precisione lo stato dell’arte e le direttrici che sarebbe auspicabile seguire in futuro. “È un periodo molto positivo per il fotovoltaico, e quet’anno prevediamo una crescita del 30%. In Italia stimiamo un giro d’affari intorno agli oltre 500 milioni di euro con diverse migliaia di nuovi posti di lavoro e per il 2007 si può parlare di vero e proprio boom del fotovoltaico: 50MW installati con una crescita del 500% Nei prossimi anni il settore potrebbe raggiungere numeri significativi portando il nostro Paese ai primi posti su scala mondiale. Stiamo assistendo alla nascita di tante aziende della filiera produttiva del fotovoltaico, come quelle per l’assemblaggio delle celle e dei pannelli e oggi il mercato è più fiducioso e solido grazie agli investimenti che i grandi dell’energia stanno facendo in questo settore. Non dimentichiamo poi che i più grossi produttori internazionali di inverter sono italiani e che ad oggi esportano principalmente all’estero ma che, di fronte allo sviluppo del mercato nazionale, potranno crescere e svilupparsi ulteriormente”.
Il Presidente di Assosolare, poi, attraverso una lettera aperta al Ministro Prestigiacomo, ha chiesto al nuovo Governo di incoraggiare tutti coloro che vorranno investire nel settore del fotovoltaico, un settore che rappresenta il futuro dell’economia non solo italiana, ma anche internazionale, un futuro inevitabilmente improntato verso strategie sostenibili.
Nello specifico, Chianetta ha espresso la fiducia dell’intera Associazione che rappresenta verso il nuovo Governo, affinché “operi non solo in continuità con il Governo uscente, con il quale devo dire abbiamo lavorato bene costruendo le basi della crescita, ma anche per dare un’ulteriore accelerazione. Il conto energia, nato alla fine del Governo Berlusconi, è stato rilanciato con grande senso di responsabilità dal Governo Prodi, e ci aspettiamo lo stesso dal nuovo Governo Berlusconi. Le aziende hanno bisogno di consolidare la fiducia in questo settore acquisita con fatica in questi anni, così da proseguire nella riduzione del gap che ci separa dall’economia del fotovoltaico della Germania e della Spagna”.
“Siamo fiduciosi – ha proseguito il Presidente - di fronte all’obiettivoper le fonti rinnovabili fissato dalla Commissione Europea per l’Italia, un obiettivo vincolante pari al 17% dei consumi nazionali entro il 2020, contro il 5,2% registrato nel 2005. Ciascuno dei 27 Paesi Ue dovrà inviare a Bruxelles non oltre il 31 marzo 2010 un piano di azione per le rinnovabili con gli obiettivi al 2020 per ciascuna fonte rinnovabile. A questo piano, come Assosolare, chiediamo al nuovo Governo di poter fornire il nostro contributo di aziende, perchè sia condiviso e coerente con le capacità effettive, affinché gli obiettivi siano realistici e supportati da idonei provvedimenti”.
Come ultima richiesta al Governo, Chianetta ha parlato di “semplificazioni”.
“È su questo che vorremmo voltare pagina – ha concluso il presidente - con il nuovo Governo centrale e con i Governi regionali, perchè chi vuole investire in un’economia sostenibile non venga mortificato tra gli uffici pubblici senza una risposta, o rimandato nell’ufficio di fianco perchè non ci si vuole prendere la propria responsabilità. Questo è quello che chiediamo con forza al nuovo Governo: incoraggiare chi vuole investire in un settore che rappresenta il futuro dell’economia in genere, perchè all’energia è legato lo sviluppo di tutti i paesi, che non può che essere sostenibile”.