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Il cantiere sostenibile e il ruolo dei fornitori

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Il cantiere sostenibile e il ruolo dei fornitori
Un cantiere sostenibile è pianificato e organizzato in modo che ogni aspetto sia gestito rispettando i tre pilastri della sostenibilità. Scopriamo di più

Sostenibilità è una delle parole più amate e odiate degli ultimi anni. Amata, perché ci si è resi conto che la sostenibilità è il tramite per affrontare in modo logico, coerente e fattivo le grandi questioni ambientali (ma non solo, come vedremo più avanti) che assillano la nostra “casa comune”, il Pianeta Terra.

Viceversa, abbiamo purtroppo assistito negli ultimi tempi all’abuso di questo termine, soprattutto da parte di aziende che, nel tentativo di far pace con la loro coscienza - e con il posto che occupano sul mercato - hanno cominciato a tingersi di verde.

Com’è la situazione nei cantieri edili?

Cosa può fare l’edilizia per la sostenibilità

Il concetto chiave è quello del cantiere sostenibile: un cantiere pianificato e organizzato in modo che ogni aspetto sia gestito rispettando i tre pilastri della sostenibilità - economia, sociale e ambiente:

  • il pilastro economico viene rispettato massimizzando l’efficienza e il riutilizzo delle risorse, cioè applicando (e rispettando) il principio Reduce-Reuse-Recycle;
  • il pilastro sociale mette al centro il benessere di chi vive nei pressi del cantiere e, quando questo ha concluso la sua attività, nell’opera costruita e nei suoi dintorni;
  • il pilastro ambientale consiste nella riduzione della carbon footprint, nel raggiungimento della carbon neutrality e nel rispetto di ogni componente ambientale (acqua, aria, suolo, paesaggio…).

Gli elementi che contribuiscono alla sostenibilità di un cantiere sono molteplici. Il punto di partenza è la fase progettuale, che utilizza le nuove tecnologie - BIM e Digital Twin in primis - per lavorare su scenari di prova che permettono di ottimizzare ogni fase successiva; tra i parametri che definiscono gli scenari ci sono ovviamente i materiali, ma anche l’impatto dei mezzi di lavoro, le tempistiche dell’opera.

Cosa c’è nel terzo Rapporto di sostenibilità Sebach

Quella uscita nel 2024 è la terza edizione del Rapporto di Sostenibilità Sebach. La struttura del documento riflette la sensibilità, le scelte e i risultati in tema di sostenibilità dell’azienda, ne riassume gli effetti sul quotidiano, e soprattutto tiene traccia di un sentimento: quello che descrive l’operato aziendale come frutto di una politica chiara e determinata, che si esplicita in azioni precise, attente, mai lasciate al caso.

I numeri, sempre giustificati secondo il principio della trasparenza, ci raccontano i consumi, le migliorie, gli obiettivi raggiunti; l’evoluzione dell’ambiente di lavoro, l’attenzione al benessere dei collaboratori - interni come esterni; una cura del territorio di Certaldo, Comune toscano che ha visto la nascita di Sebach. 

Nel resoconto scopriamo inoltre un profondo impegno nei confronti degli stakeholder rilevanti (10 categorie di soggetti coinvolti nella vita di Sebach). Un report come questo, infatti, permette a chi vuole approfondire il tema della sostenibilità di capire dove può spingersi il senso di responsabilità che una grande azienda prova nei confronti non solo dei propri clienti, ma anche dei propri dipendenti, dei collaboratori, del territorio sul quale opera e di quello in cui è nata, quando si confronta onestamente con gli effetti diretti e indiretti del proprio lavoro.

Il Report di Sostenibilità 2023 è consultabile sul sito Sebach.