Mentre Inarsind ha criticato la proposta progettuale donata da Renzo Piano alla città di Genova per la ricostruzione del Ponte, il Consiglio Nazionale degli Architetti si è schierato dalla parte del senatore a vita. “Ancora una volta Piano ha colpito nel segno, considerando elemento imprescindibile della sua ‘idea di ponte’ (da lui donata alla città di Genova) la rigenerazione dell’intera area della Val Polcevera, di grandissima importanza, anche se sostanzialmente periferica, ma strategica per la città, in un’ottica di un suo rinnovamento economico, tecnologico, sociale oltre che culturale. Così Giuseppe Cappochin, Presidente del Cnappc.
“Un grazie particolare a Renzo Piano - continua - per aver sottolineato l’importanza che il progetto di rigenerazione venga attuato mediante concorsi di progettazione, aprendoli ai giovani e offrendo ai talenti la possibilità di emergere; concorsi di progettazione che dovranno essere in due gradi e aperti, in quanto unica modalità, questa, per rispondere ai principi di trasparenza, libera concorrenza, pari opportunità, riconoscimento del merito e per selezionare il progetto migliore, garantendo al gruppo vincitore l’incarico degli altri livelli della progettazione, della direzione lavori o, quanto meno, della direzione artistica”.
“L’auspicio del Consiglio Nazionale degli Architetti PPC - conclude - è che l’immensa tragedia che ha colpito Genova possa diventare, attraverso una esemplare rigenerazione dell’area della Val Polcevera, non solo occasione di riscatto della città, ma anche un modello di riferimento per l’elaborazione del “Piano d’Azione Nazionale per le città sostenibili”.