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Il Consiglio Nazionale degli Architetti chiede l’istituzione di un osservatorio sull’abusivismo

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Leopoldo Freyrie: “Nonostante si sappia che non ci saranno più condoni, l’abusivismo, che, è bene ricordarlo, è un ecoreato, continua ad essere diffuso e a distruggere i nostri territori”


Un Osservatorio sul fenomeno dell'abusivismo che usi tecnologie avanzate in modo da monitorare il consumo di suolo. Nonostante si sappia che non ci saranno più condoni, l’abusivismo, che è un ecoreato, continua ad essere diffuso e a distruggere insieme alla dispersione urbana (quel fenomeno rappresentato dalla rapida e disordinata crescita delle città) i nostri territori”. A presentare questa proposta, Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.

L’approvazione da parte del Senato del nuovo Codice degli Appalti rappresenti la svolta per inaugurare una rivoluzione copernicana nell’edilizia: svolta che ripristini legalità e trasparenza, dando un colpo molto serio alle mafie. Solo così potremo assicurare ai cittadini città belle e sicure e territori rispettati”.

Sulle opere incompiute per Freyrie “a meno che non siano così importanti da dover essere concluse o degli ecomostri da dover essere abbattuti, il loro destino sta nel loro riuso e nella loro trasformazione”.

La strada da percorrere, grazie al nuovo Codice, dev'essere quella delle procedure concorsuali, le sole che possono garantire architetture di qualità; ma anche quella della condivisione dei progetti con le comunità; di una seria programmazione che metta a sistema le potenzialità economiche e le risorse disponibili. Tutto ciò potrà evitare che scelte politiche sbagliate, troppo spesso dettate dai favoritismi, provochino ritardi e contenziosi, accrescendo sprechi di risorse sul piano ambientale, economico e sociale”.