Il fotovoltaico sotto una nuova luce

Energie rinnovabili di Marco Zibetti
Quali sono i parametri da prendere in considerazione per raggiungere un risparmio energetico efficace?


Impianti fotovoltaici ed efficienza energetica sono argomenti noti agli addetti ai lavori. Occorre però fare  cultura e approfondire i concetti con l’obiettivo di fornire informazioni utili ai consumatori affinché possano capirne i vantaggi e godere dei benefici. L’energia prodotta da un pannello solare installato sul tetto di un edificio è indiscutibilmente energia utile.

Una corretta lettura della bolletta elettrica potrebbe essere un buon punto di partenza.
Le bollette elettriche (business o residenziali) seguono normative a livello nazionale e, indipendentemente dal gestore, funzionano tutte alla stessa maniera. La conseguente lettura e comprensione dei valori economici applicati in base al consumo dovrebbe essere un dato semplice da intendere. Ma molto spesso, si crede che prelevare energia forfettaria dal contatore equivale a 0,18 o 0,20 euro per kWh (kilowattora = unità di misura utilizzata per misurare l’energia elettrica, definizione ben diversa da kW ovvero, potenza erogata dal  contatore).  
In genere, l’utenza è portata a credere che la convenienza sia determinata dall’utilizzo di energia elettrica nelle ore notturne, anziché durante il giorno: tutto vero, ma il risparmio è quasi nullo, impercettibile.

Un consumo intelligente comporta risparmi notevoli in bolletta e la prima valutazione va fatta sugli elettrodomestici utilizzati quotidianamente; un vecchio frigorifero, ad esempio, magari categorizzato in classe G o F consuma molto, e se lo sostituiamo con un prodotto più recente di classe B o classe A, conduce ad un risparmio ipotizzabile in un centinaio di euro all’anno.
(fonte it.wikipedia.org/wiki/Classe_di_consumo_energetico)

Ma non solo. Le comuni lampadine ad  incandescenza da 100 watt (ancora in commercio in Italia nonostante il divieto all’utilizzo derivante da una recente direttiva europea)  hanno un costo di acquisto ridotto, ma consumano molto; un’alternativa valida è rappresentata dalle lampadine a led, anche se un po’ diverse nella resa di illuminazione  rispetto a quelle ad incandescenza .
Ma vogliamo fornire un parametro di confronto concreto: una lampadina ad incandescenza a 60 watt si può sostituire con una lampada a  basso consumo a led da 7 watt che produce la stessa illuminazione di quella da 60 watt, un costo di acquisto maggiore, ma un consumo ridotto del 90% .
(e un risparmio del 50% rispetto alle lampade a basso consumo da 15 watt).

Il medesimo concetto è applicabile e riferibile ad un impianto fotovoltaico:  il metodo migliore è non consumare, ma nello specifico essere preparati a produrre ed utilizzare la propria energia.
Molti non sanno che l’energia elettrica si paga in base a 4 scaglioni di consumo annui. Il terzo e il quarto scaglione hanno un costo dell’energia proibitivo, quasi il doppio del reale valore che dovrebbe avere (si parla di tariffe superiori a 0,30 €/kWh).

Un impianto fotovoltaico in autoconsumo porta a ridurre il valore economico della bolletta soprattutto per l’effetto “Peak Shaving”che permette di abbattere il costo energetico maggiore.
In termini pratici, i primi kWh di autoproduzione e di autoconsumo, eviteranno di prelevare dalla rete i kWh più cari, non quelli del 1° o 2° scaglione.
Ossia:

    Energia prelevata all'anno    Prezzo
1° Scaglione    I primi 1.800 kWh all'anno    I più economici
2° Scaglione    Da 1.800 a 2.640 kWh all'anno    Ancora accettabili
3° Scaglione    Da 2.640 a 4.440 kWh all'anno    Cari
4° Scaglione    Oltre 4.440 kWh all'anno    Carissimi, inaccettabili!

Qualora una famiglia consumasse energia pari a 5.000 kWh all’anno, gli scaglioni sarebbero ripartiti così:

    kWh annui    Prezzo
1° Scaglione    1.800    I più economici
2° Scaglione    840    Ancora accettabili
3° Scaglione    1.800    Cari
4° Scaglione    560    Carissimi, inaccettabili!

Ma cosa fare per ottenere il vero risparmio? La risposta è l’autoconsumo
Un consumo pari a 1.000 kWh di energia autoprodotta con un impianto fotovoltaico Centrosolar, porterebbe a questi valori:

    kWh annui    Prezzo
1° Scaglione    1.800    I più economici
2° Scaglione    840    Ancora accettabili
3° Scaglione    1.360    Cari
4° Scaglione    0    Carissimi, inaccettabili!

Possiamo quindi vedere che utilizzare l’energia prodotta solo su un valore di 1.000 kWh (pari a un quinto dei 5.000 kWh, ovvero il 20%) porta a zero  lo scaglione 4, in cui l’energia ha un costo maggiore.
(Tariffe vicine a 0,33/0,35 €/kWh, fonte: ENEL, contratti D2 e D3 bi-orari, Fascia F1).

Ma se ipotizzassimo di concentrare i consumi durante la fase di produzione di energia dell’impianto (principalmente di giorno) e qualora raggiungessimo un autoconsumo di 2.500 kWh (50%) la situazione sarebbe questa:

    kWh annui    Prezzo
1° Scaglione    1.800    I più economici
2° Scaglione    700    Ancora accettabili
3° Scaglione    0    Cari
4° Scaglione    0    Carissimi, inaccettabili!

svuoteremmo completamente gli scaglioni più cari (3 e 4) e porteremmo la bolletta a livelli più accettabili e confrontabili a livello Europeo.

Ma qual’è il metodo migliore da adottare per utilizzare l’energia prodotta (autoconsumo)?
Ridurre i consumi e scegliere un investimento che rientri nel tempo?


Un impianto fotovoltaico produce energia, ma il vero valore è poter utilizzare l’energia prodotta, permettendo, ad esempio, di mettere in uso gli elettrodomestici presenti in un’abitazione, producendo e utilizzando l’energia in presenza del sole.
Per permettere un buon funzionamento dei moduli è sufficiente avere luce, non necessariamente la partecipazione del sole, anche con un clima nuvoloso i moduli funzionano, producono meno, ma fanno il loro lavoro.

Un esempio su come utilizzare l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico:
l’attivazione di un elettrodomestico avviene tramite la presa comandata che comunica via Bluetooth con SMA Sunny Home Manager che anche stando fuori casa permette di mettere in uso la nostra lavatrice, o lavastoviglie.
Non è un caso che molti produttori di elettrodomestici stiano progettando nuove linee di prodotti in grado di interfacciarsi con un generatore fotovoltaico senza prevedere optional aggiuntivi (tipo presa comandata).

Nel 2012 uno degli aspetti che ha favorito la valutazione di investimento di un impianto fotovoltaico è stata la possibilità di usufruire del Conto Energia, oggi invece si consuma ciò che si produce! Se in passato l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico finiva in rete, oggi può essere utilizzata per le batterie, le pompe di calore (caldo, fresco a ACS) e per il consumo elettrico diretto.

Nel 2013 usufruendo delle Detrazioni Fiscali IRPEF, anche in assenza di incentivi statali in Conto Energia, vediamo rendimenti economici di tutto rispetto, paragonabili agli anni scorsi; rendimenti che aumentano proporzionalmente all’autoconsumo.

L’attenzione e il controllo sulle esigenze di mercato conducono Centrosolar a sviluppare partnership specifiche quali con i produttori di pompe di calore idroniche (VIESSMANN e CLIVET sono alcuni esempi) al fine di creare sistemi intelligenti in grado di modulare i consumi. Inoltre, l’esperienza e la competenza di Centrosolar hanno permesso di  sviluppare sistemi domotici di qualità e all’avanguardia per la tecnologia applicata all’ autoconsumo.



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