Il futuro si chiama Pholed

Energie rinnovabili di Marco Zibetti
Si chiamano Phosphorescent organic light-emitting diode (Pholed) e potrebbero rivoluzionare il mondo dell'illuminazione.

I Pholed sono un tipo molto particolare di Oled che usa la fosforescenza per emettere luce. Secondo gli studi compiuti dai ricercatori della Princeton University e della University of Southern California questa nuova tecnologia potrebbe consentire di migliorare di ben quattro volte l'efficienza dei normali Oled.

Gli  si presentano come dei fogli ultrasottili composti di sostanze organiche in grado di emettere luce propria.Il problema è che con i normali Oled solo il 25% dell'energia genera luce mentre il restante 75% viene disperso sotto forma di calore.
Con i Pholed l'energia viene convertita in luce fino al 100% e il vantaggio in termini di efficienza è incredibile. Inoltre, il risparmio sarebbe anche in fatto di luminosità (ben 4 volte maggiore), di consumo di energia e in termini di durata dei dispositivi.

Trasformando la maggior parte dell'energia in luce i Pholed non disperdono calore e quindi non surriscaldano l'apparecchio (un televisore, ad esempio) garantendo così una più lunga durata dei congegni, la cui degradazione dipende per buona parte proprio dalla dispersione di calore.
Per ora l'unico ostacolo alla diffusione commerciale dei Pholed è rappresentato dal fatto che i Pholed rossi e i Pholed verdi durano anche alcune decine di migliaia di ore in più rispetto a un Pholed blu, distorcendo le immagini sugli schermi troppo presto rispetto a quanto considerato necessario.

 Inutile spiegare però, che se già l'utilizzo diffuso di Oled  porterebbe notevoli vantaggi in termini di energia risparmiata, di materiali utilizzati e di qualità dell'illuminazione, l'impiego di Pholed rappresenterebbe una vera e propria rivoluzione copernicana.


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