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Il Governo vara la Direttiva per rilanciare le piccole e medie aziende

Lavori pubblici di
Semplificazioni amministrative, nuovi strumenti per il credito, sostegno all’innovazione e all’internazionalizzazione, accesso facilitato agli incentivi. Questi alcuni dei punti salienti della Direttiva


Istituzione di una legge annuale sulle Pmi; semplificazioni amministrative, per ridurre significativamente gli oneri amministrativi che gravano sulle Pmi; sportello unico e telematizzazione dei rapporti con la Pubblica amministrazione; rafforzamento del Fondo di Garanzia e creazione di nuovi strumenti finanziari per il credito e la capitalizzazione delle piccole imprese; programmi di sostegno all’innovazione e all’internazionalizzazione; norme che favoriscano la partecipazione delle Pmi agli incentivi statali e regionali attraverso l’utilizzo del “Contratto di rete” istituito dalla Legge Sviluppo; valutazione dell’impatto economico di leggi e regolamenti sulle Pmi, anche attraverso specifiche consultazioni con le associazioni di categoria; misure per favorire l’accesso delle Pmi agli appalti pubblici.

E’ quanto prevede la Direttiva sulle Piccole e medie imprese approvata oggi in prima lettura dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola. La Direttiva passa ora all’esame della Conferenza Unificata Stato-Regioni-Enti locali per arrivare poi alla definitiva approvazione del Consiglio dei Ministri.

L’approvazione della Direttiva - ha commentato il Ministro Scajola – è il frutto del Tavolo di iniziativa per le Pmi istituito presso il mio Ministero in applicazione dello Small Business Act europeo. Siamo il primo Paese della Ue ad approvare norme e direttive alla Pubblica amministrazione per favorire l’attività delle Pmi in questa fase di difficoltà dell’economia.

La Direttiva approvata oggi avrà un effetto positivo sulla ripresa: interesserà circa 6 milioni di imprese, società, cooperative e ditte individuali, con oltre 9 milioni di occupati, con un impatto aggiuntivo sul Pil valutabile nello 0,3% annuo e un potenziale di aumento di occupazione di 10 mila unità all’anno. E’ la conferma che il Governo Berlusconi è fortemente impegnato a favore delle Pmi, che debbono essere messe in grado di crescere e rafforzarsi”.