Il Presidente Carlo Andrea Bollino e l’Amministratore Delegato Nando Pasquali hanno presentato il Rapporto 2007 che illustra le attività del GSE nel campo delle fonti rinnovabili alla presenza del Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola.
Il Rapporto 2007 passa in rassegna le attività svolte dal GSE nel corso del 2007, con particolare riferimento ai meccanismi di incentivazione della produzione da fonti rinnovabili e della cogenerazione ad alto rendimento. GSE coglie l’occasione della presentazione del Rapporto per illustrare anche alcuni risultati conseguiti nel 1° semestre 2008 e l’avvio delle nuove attività ad esso assegnate.
Il Rapporto è suddiviso in 6 capitoli di cui di seguito si forniscono gli elementi salienti.
Cap. 1 - Lo scenario internazionale delle fonti rinnovabili nel settore elettrico
Il 2007 è stato un anno particolarmente significativo per le politiche europee in materia di promozione della sostenibilità in campo energetico, che ha registrato l’approvazione, nel Consiglio dei Ministri UE di primavera, del pacchetto integrato di azioni per il raggiungimenti di tre obiettivi al 2020 (riduzione del 20% delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990, aumento al 20% della quota di energie rinnovabili a copertura del consumo interno lordo di energia, riduzione dei consumi finali del 20% rispetto ai livelli tendenziali previsti al 2020).
Cap. 2 - Lo scenario italiano delle fonti rinnovabili nel settore elettrico
L’analisi mette in evidenza che, pur a fronte di un aumento della potenza efficiente lorda degli impianti rinnovabili nell’ultimo decennio da circa 17.000 MW nel 1997 ad oltre 21.000 MW nel 2006, la quota di produzione elettrica italiana da fonti rinnovabili sul totale della produzione nazionale si è mantenuta intorno al 20%, causa l’aumento dei consumi e la riduzione negli anni della produzione idroelettrica, dovuto sia a Sragioni ideologiche che a disposizioni legislative emanate per garantire il “minimo deflusso vitale” negli alvei.
La riduzione dell’apporto idroelettrico è stato compensato dal crescente apporto delle cosiddette nuove fonti rinnovabili (biomasse, eolico e solare).
Cap. 3 - L’energia ceduta al GSE e le attività di partecipazione al mercato
Fino allo scadere delle convenzioni che i produttori hanno stipulato in passato con Enel, GSE continuerà a ritirare l’energia prodotta dagli impianti incentivati dal meccanismo introdotto dal provvedimento CIP n. 6 del 1992.
A fine 2007 la potenza complessiva degli impianti c.d CIP6 che cedevano energia a GSE era pari a 7.641 MW per un totale di 374 convenzioni.
L’energia ceduta al GSE nel 2007 ha raggiunto i 46,6 TWh, di cui 38,3 TWh (82%) da fonti assimilate e 8,2 TWh (18% del totale) da fonti rinnovabili. Il prezzo medio complessivo di acquisto è stato pari a 112,3 €/MWh, differenziato in 97,7 €/MWh per le fonti assimilate e 179,9 €/MWh per quelle rinnovabili, quest’ultime destinatarie di un livello di incentivazione più elevato.
L’energia ritirata dal GSE è stata ceduta al mercato con le modalità stabilite dal Ministero dello Sviluppo Economico, ossia : offerta della produzione sul mercato organizzato dell’energia elettrica e sottoscrizione di Contratti Finanziari per Differenza (CFD) con’Acquirente Unico (35%) e clienti del mercato libero (65%).
L’onere complessivo dell’energia CIP6, coperto tramite la componente A3 della tariffa, è risultato nel 2007 di 2.400 milioni di €, pari alla differenza tra il prezzo di acquisto (5.235 milioni di €) ed i ricavi per la vendita dell’energia e la regolazione dei CFD (2.835 milioni di €). Tale onere si ridurrà gradualmente nei prossimi anni fino ad annullarsi nel 2020, allo scadere di tutte le convenzioni.
Cap. 4 - Il sistema di incentivazione dell’energia fotovoltaica
L’innovativo meccanismo per la promozione dell’energia solare fotovoltaica, introdotto nel 2005 con un decreto attuativo del Ministro Claudio Scajola, prevede Sl’erogazione ventennale di un incentivo all’energia prodotta da impianti fotovoltaici collegati alla rete elettrica. Nel febbraio 2007 il meccanismo è stato aggiornato per apportarvi alcune modifiche ed integrazioni.
Con riferimento al primo Conto Energia a fine 2007 risultavano in esercizio 4.003 impianti per complessivi 49 MW di potenza. L’energia prodotta nel 2007 è stata pari ad oltre 10 milioni di kWh, cui è stato corrisposto un incentivo di 25,5 milioni di Euro.
Con il nuovo Conto Energia, a fine 2007 risultavano in esercizio 838 impianti per una potenza complessiva di 3,8 MW; l’energia corrispondente prodotta nel 2007 è stata pari a 1,3 milioni di kWh, con un incentivo di mezzo milione di Euro
Cap. 5 - Il meccanismo dei Certificati Verdi e le attività del GSE
L’attività di qualifica degli impianti da fonte rinnovabile, necessaria per poter richiedere l’emissione i Certificati Verdi, è andata sensibilmente crescendo.
Il numero degli impianti qualificati è passato da 1.469 al 1° gennaio 2007 a 2.296 al 31 dicembre 2007, di cui 1.335 in esercizio e 961 a progetto.
Gli impianti qualificati in esercizio sono in larga parte idroelettrici (60%), mentre gli impianti qualificati a progetto sono soprattutto eolici (37%).
La tipologia di intervento più diffusa è quella della nuova costruzione di impianto (64% di quelli in esercizio e 80% di quelli a progetto).
Il quantitativo d’obbligo di produzione da fonte rinnovabile, da immettere per l’anno 2007, è stato determinato dal GSE in 5,8 miliardi di kWh corrispondenti al 3,05% di 190,7 miliardi di kWh.
A fronte di tale domanda i CV emessi nel 2006, di taglia unitaria pari a 50 MWh, hanno fatto riferimento a circa 6 miliardi di kWh derivanti sostanzialmente dalla fonte idroelettrica (35%), eolica (37%) e geotermica (14%).
SNel 2007 il prezzo medio dei CV nel mercato organizzato dal Gestore del Mercato Elettrico è stato pari a circa 120 €/MWh (al netto di IVA), contro un prezzo di riferimento (massimo) dei CV del GSE pari a 125 €/MWh.
Cap. 6 - La promozione della cogenerazione e le attività del GSE
NIl Decreto Legislativo n. 20/2007 ha introdotto nuove misure finalizzate a promuovere l’uso della cogenerazione ad alto rendimento (CAR), con la finalità di migliorare l’efficienza energetica e salvaguardare l’ambiente. In particolare il Decreto ha identificato il GSE quale soggetto attuatore delle misure introdotte per promuovere la CAR, attribuendogli anche le competenze in materia di rilascio della Garanzia di Origine all’elettricità prodotta da impianti CAR, ed ha introdotto la possibilità di operare in kW.
Il Decreto ha anche identificato una serie di compiti in capo a soggetti diversi – tra cui ancora il GSE - per la raccolta di informazioni finalizzate a migliorare la conoscenza del mercato della cogenerazione per favorirne la diffusione.
Gli impianti che nell’anno 2007 il GSE ha riconosciuto di cogenerazione, per la produzione 2006, rappresentano una potenza installata di circa 8.600 MW elettrici, pari al 9,3% del totale parco di generazione italiano ed al 12,5% del solo parco termoelettrico.
Nel corso del 2006 gli impianti di cogenerazione hanno prodotto circa 46 miliardi di kWh elettrici e 39 miliardi di kWh termici, consumando combustibile per complessivi 11,2 Mtep, pari a 130 miliardi di kWh.
L’energia prodotta in cogenerazione è stata pari al 16% dell’intera produzione nazionale ed al 20% della produzione termoelettrica.
Il ricorso alla cogenerazione ha fatto conseguire nel 2006 un risparmio del 28% rispetto all’energia che si sarebbe consumata producendo separatamente energia elettrica e calore (produzioni realizzate con rendimenti medi Eurostat), ottenendo un risparmio complessivo di circa 4,5 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio.