Il Ministro Clini indice gli Stati Generali della Green Economy per uscire dalla crisi

Energie rinnovabili di Marco Zibetti
Gli Stati Generali si svolgeranno il 7 e l’8 novembre a Rimini, nell’ambito della fiera Ecomondo. In tale occasione sarà presentato un programma di sviluppo per il settore


Trecento esperti impegnati in 8 gruppi di lavoro su temi strategici, circa 2.000 tecnici e rappresentanti della societa' civile coinvolti in Assemblee nazionali tematiche, 39 organizzazioni di imprese, decine di incontri preparatori. Questo il vasto processo partecipativo che si concludera' a Rimini il 7 e 8 novembre prossimi, nell' ambito di Ecomondo, con gli Stati Generali della Green Economy, dove sara' presentato un Programma per lo sviluppo di una green economy, quale contributo per far uscire l'Italia dalla crisi.

L'avvio di questo percorso, promosso dal Ministero dell'Ambiente e dal Comitato Organizzatore degli Stati Generali della Green Economy, e' stato presentato nel corso di una conferenza stampa, cui ha partecipato il Ministro dell'Ambiente, Corrado Clini - rientrato dal Summit delle Nazioni Unite di Rio+20, dedicato proprio alla green economy - alla presenza dei rappresentanti delle associazioni di imprese promotrici dell'iniziativa.

''Anche la Conferenza Onu Rio+20 sulla sostenibilita', che si e' chiusa la settimana scorsa a Rio de Janeiro - ha dichiarato il Ministro Clini - ha confermato che la green economy e' lo strumento per consentire la crescita, soprattutto in questi anni di crisi, e per aiutare a uscire dalla poverta' i Paesi in via di sviluppo senza gravare in modo irreparabile sul pianeta''.

Il Programma per lo sviluppo di una Green Economy, in fase di elaborazione nei gruppi di lavoro, affrontera' 8 settori individuati come strategici per lo sviluppo di un'economia verde in Italia. Si tratta, in particolare, dell'eco-innovazione, del risparmio energetico e dello sviluppo delle fonti rinnovabili; dello sviluppo del riciclo e dei materiali rinnovabili; della mobilita' sostenibile; dell'agricoltura di qualita' ecologica; dei servizi ambientali e del potenziamento degli strumenti economici per sostenere tale svolta. Su questi temi si confronteranno anche 8 Assemblee nazionali che sono state programmate tra luglio e settembre.

''La Conferenza di Rio+20 - ha osservato Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e del Comitato organizzatore - ha alimentato la spinta internazionale per lo sviluppo di una green economy. La crescente consapevolezza ambientale apre spazi di mercato, nazionale e globale, per consumi e produzioni ad elevata qualita' ecologica.L'Italia grazie al dinamismo delle sue Pmi e alla tradizionale associazione del made in Italy alla bellezza e alla qualita', puo' utilizzare le chiavi della green economy per aprire le porte ad una nuova prospettiva di sviluppo''.

A Rimini, il 7 e l'8 novembre, il Programma per lo sviluppo della Green Economy sara' presentato e discusso con rappresentanti dell'Unione Europea e dell'OCSE, delle principali organizzazioni delle imprese e dei sindacati, del mondo politico e parlamentare, delle associazioni ambientaliste e dei consumatori, di Enti locali e Regioni.

Nell'occasione verra' anche presentato un Rapporto sulla Green Economy, realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, in collaborazione con l'Enea.


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