Il mondo delle rinnovabili chiede di cambiare le regole

Energie rinnovabili di Marco Zibetti
L’auspicio delle associazioni è che l’ARERA intervenga in maniera equa sulla disciplina, in modo tale da non creare trattamenti privilegiati per alcuni produttori a scapito di un settore da sostenere

Anev e Italia Solare hanno formulato al nuovo collegio del’ARERA considerazioni in merito alla disciplina del dispacciamento dell’energia elettrica e agli impatti determinati sugli impianti alimentati da fonti rinnovabili non programmabili (FERNP), ritenendo l’attuale quadro regolatorio penalizzante per l’intero settore delle rinnovabili.

L’auspicio è che l’Autorità intervenga in maniera equa sulla disciplina, in modo tale da non creare trattamenti privilegiati per alcuni produttori a scapito di un settore, come quello delle rinnovabili, che oggi va sostenuto e promosso in nome della lotta ai cambiamenti climatici e del rispetto delle normative europee.

L’attuale disciplina, a seguito delle modifiche occorse nell’arco degli ultimi anni risulta, secondo le associazioni, particolarmente penalizzante per le FERNP, che vedono applicati ai propri sbilanci oneri che oscillano tra 0,5 e 7€/MWh.

Anev e Italia Solare ritengono, inoltre, che i titolari di impianti FERNP debbano essere messi nelle condizioni di gestire nella maniera più efficace le proprie unità, in modo da minimizzare gli impatti derivanti dagli sbilanci e valorizzare il contributo eventualmente fornito al bilanciamento del sistema elettrico e la normativa deve evolvere in questa direzione.


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