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Il petrolio d’Italia vale 1,25 miliardi di euro.Forte crescita per il fotovoltaico italiano, terzo in UE

Lavori pubblici di
Le tecnologie, gli impianti e la consulenza per aziende e famiglie a Vegetalia AgroEnergie, in programma alla Fiera di Cremona dal 19 al 21 marzo 2010

Il sole è considerato il petrolio d’Italia. Uno slogan che ha un fondamento reale se pensiamo che nel 2008 il giro d’affari dell’industria fotovoltaica italiana è stato di circa 800 miliardi di euro con una potenza installata pari a 220 MW (+ 300% di potenza cumulata rispetto al 2007).

E per il 2009 le stime parlano di una ulteriore crescita, con l’installazione di moduli fotovoltaici per almeno altri 250 MW. Il fatturato complessivo dovrebbe toccare quota 1 miliardo e 250 milioni di euro.

Questi dati estremamente positivi, pur in un momento congiunturale di crisi economica, sottolineano i benefici che la buona politica di incentivi erogati dal Gestore Servizio Elettrico con il Conto Energia, ha prodotto non solo per le aziende del comparto, ma anche per tutto il Paese.

Le ripercussioni positive si fanno sentire non solo a livello economico ed occupazionale, ma anche per quanto riguarda il controllo delle emissioni. Secondo uno studio condotto dalle aziende ANIE (Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche) e GIFI (Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane) in Italia potrebbero essere installati ben 16GW di impianti, che contribuirebbero alla creazione di 113.000 nuovi posti di lavoro, con una produzione di 20TWh annui di energia elettrica e il risparmio delle emissioni in atmosfera di circa 10 milioni di tonnellate di CO2.  

Per ogni KWh prodotto da un impianto fotovoltaico anziché da una fonte tradizionale, si risparmia l’immissione in atmosfera di circa 540 g di CO2 (per un confronto: un SUV produce in media 170 g di CO2 per ogni Km percorso). Secondo fonte GSE, al 1 febbraio 2009 risultavano prodotti 209.162.045 KWh di energia elettrica da impianti fotovoltaici, evitando così l’immissione in atmosfera di circa 113.000 tonnellate di CO2.

L’Italia è al terzo posto in Europa per la produzione solare; questo potrebbe sembrare un dato incoraggiante, ma il divario tra la seconda e la prima posizione è notevole: Spagna  2.492 GWh e soprattutto Germania (paese nordico con scarso o quanto meno inferiore irraggiamento solare rispetto all’Italia) con 4.000 GWh nel 2008. Da questi dati l’Italia risulta perciò un mercato con grandi possibilità di sviluppo.

L’intero settore fotovoltaico (tecnologie, costi/benefici, contesto normativo, sviluppo internazionale) sarà uno dei temi centrali di Vegetalia AgroEnergie, il salone delle fonti rinnovabili in programma alla Fiera di Cremona dal 19 al 21 marzo 2010; un appuntamento che metterà a fuoco tutte le forme di energia pulita, dal biogas alle biomasse legnose passando per il geotermico, l’idrico, l’eolico e, appunto, il fotovoltaico.

Una Manifestazione che si rivolge sia alle aziende, sia alle famiglie, ponendosi come guida qualificata per scegliere l’impianto di produzione di energia più adatto alle diverse esigenze.