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Il Santuario di Monte Castello

Ristrutturazioni di
Dopo il restauro effettuato da RÖF


Ci sono voluti un paio d’anni per far tornare all’antico splendore il Santuario di Monte Castello, nel bresciano. RÖFIX ha avuto un ruolo determinante nel riportare alla luce le cromie dei marmi che rivestono la scalinata e degli intonaci e dei decori che compongono la facciata di questo storico Santuario che getta uno sguardo sul lago di Garda. Il luogo di culto situato a Tignale ha una storia che vale la pena di raccontare.

Nel secolo XIII, durante una violenta battaglia tra Bresciani e Trentini, una luce abbagliante scaturì dalla rupe a 700 metri di quota, dove già esisteva un tempietto dedicato alla Beata Vergine Maria. La luce paralizzò i Trentini, permettendo ai Bresciani di sopraffarli: gli abitanti di Tignale videro la presenza della Vergine sulla montagna sotto forma di quella Stella luminosa, ragione per cui il Santuario di Monte Castello a Tignale (BS) ancora è stato particolarmente dedicato al culto di Maria, “Madonna della Stella”.

La leggenda della manifestazione miracolosa della Stella della Vergine si tramanda nei secoli ma, come spesso accade nella tradizione trasmessa oralmente, non ha fondamenti documentari esaustivi: i primi dati sicuri relativi all’esistenza del Santuario di Monte Castello risalgono a due secoli dopo rispetto alla battaglia tra Bresciani e Trentini e precisamente al 1458, data che appare su un affresco presente nei locali inferiori del santuario. La chiesa è sicuramente ricordata poi, a partire dal 1500, nelle visite pastorali di Bernardo Clesio, arcivescovo di Trento.

Dal paese di Tignale i pellegrini possono accedere al Santuario per una ripida strada costeggiata da alcune cappelle che illustrano i Misteri del Rosario. Al termine della salita passando attraverso un imponente muro di cinta si accede all’area del santuario e si incontrano due edifici di epoca ottocentesca che un tempo ospitavano il custode del Santuario, oggi strutture di accoglienza per i pellegrini.

Le due monumentali scalinate di accesso al Santuario, risalenti al 1599, una che volge lo sguardo al lago di Garda e una rivolta verso la montagna, portano il pellegrino a cogliere per un istante l’immensità del divino, seppur nella semplicità decorativa della facciata, grazie alla grandezza della chiesa, composta da tre navate e sovrastata da una cupola in rame.

La navata centrale della chiesa superiore ospita l'altare maggiore di legno dorato e, al posto della pala, una invetriata dietro alla quale si nota la miracolosa immagine della Madonna, di autore ignoto del '400, che, mentre viene incoronata Regina da Suo Figlio, sta in ginocchio in atteggiamento umile e supplichevole. L'affresco è circondato da quattro medaglioni dipinti su rame che rappresentano rispettivamente la Presentazione al Tempio, L'Annunciazione, la Nascita di Gesù, la Visita dei Magi. Le due navate laterali comprendono due altari rispettivamente dedicati alla Madonna di Loreto e San Giuseppe.

Il Santuario è celebre anche per i numerosi ex-voto, indici di grande fede e devozione da parte della popolazione tignalese e in generale di tutta la zona. nel Santuario di Monte Castello è presente l'ex-voto più grande d'Italia: un dipinto del '600 che raffigura una battaglia combattuta da un esercito che risale sentieri dietro calessi irti di fucili. Secondo la leggenda si tratta della battaglia in cui la popolazione fu finalmente liberata dal brigante Zuane Zanon, invulnerabile re di quei monti, capace di fermare proiettili a mani nude.

Al di sotto della chiesa è ubicata una struttura più antica, una chiesa inferiore romanico-gotica, con due affreschi quattrocenteschi, che rappresentano rispettivamente la Madonna col Bambino con altri santi e la Madonna in trono con il vescovo Virgilio.