Immobiliare: come sta andando il mercato dei terreni?

di Marco Zibetti
Le Statistiche Trimestrali dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate ci forniscono una panoramica sulle compravendite di terreni

A monte del mercato immobiliare ci sono le compravendite dei terreni edificabili. Come sta andando questo settore? Andiamo a scoprirlo grazie alle Statistiche Trimestrali dell’Agenzia delle Entrate.
La pubblicazione, analogamente ai contenuti dei volumi relativi al mercato immobiliare residenziale e non residenziale, analizza la dimensione del mercato fondiario, innanzitutto in termini di consistenza fisica, e si propone di illustrarne la composizione interna e l’articolazione territoriale, nonché le dinamiche.
Gli ultimi dati pubblicati si riferiscono al terzo trimestre del 2024 e mostrano il protrarsi di una tendenza positiva, già rilevata nei tre trimestri precedenti, con oltre 28.700 ettari compravenduti, confermando per la superficie totale dei terreni scambiati, comprensiva di tutte le destinazioni d’uso, un aumento del 9,5% rispetto al terzo trimestre del 2023.
Il panorama territoriale restituisce un dato più favorevole al Sud e al Nord Ovest, dove, con una superficie scambiata, nel complesso, pari al 45% del totale nazionale, si registrano rialzi tendenziali rispettivamente del 15,7% e 13,3%. Nel Nord Est si rileva l’unico dato in controtendenza, con una perdita di poco inferiore ai 3 punti percentuali sull’analogo trimestre del 2023.
Grazie alle informazioni desunte dal Registro, viene effettuata una disaggregazione in base alla destinazione del terreno compravenduto, che consente di analizzare separatamente i due principali aggregati, quelli dei terreni agricoli e dei terreni edificabili, oltre ad alcune categorie residuali.
Va rilevato come l’andamento del settore dipenda soprattutto dal segmento dei terreni agricoli, che rappresentano circa il 94% della superficie compravenduta. Per i terreni agricoli, nel terzo trimestre del 2024 prosegue l’aumento delle aree scambiate, +10% tendenziale, 7 punti in più rispetto alla tendenza del trimestre scorso. A pesare sulla crescita nazionale sono soprattutto i risultati delle aree del Nord Ovest e del Sud, che mostrano un aumento delle superfici di terreni agricoli scambiati che superano il 14%; crescono, a ritmi leggermente più contenuti, gli scambi nelle Isole (+11,8%) e nel Centro (+9,3%). Il Nord Est registra l’unico valore negativo, -4% su base tendenziale annua, in controtendenza rispetto al dato positivo rilevato nello scorso trimestre.

Immobiliare: il punto sulle compravendite di terreni edificabili

Con poco più di 1.200 ettari di terreni edificabili, che pesano per circa il 4,2% del mercato; nel terzo trimestre del 2024 le superfici compravendute crescono del 5% sull’omologo trimestre del 2023. Il risultato complessivo nazionale è l’effetto di andamenti contrastanti nelle aree del Paese: ai rialzi molto accentuati del Sud (+30,5%) e più modesti del Nord Est (+10,1%), si contrappongono le flessioni rilevate soprattutto al Centro (-15,8%), e nelle Isole (-6,9%). Per i terreni edificabili il peso delle superfici scambiate per area evidenzia nel trimestre in esame una prevalenza del Sud, che singolarmente rappresenta quasi il 30% del mercato nazionale, mentre la quota di STN relativa alle due aree del Nord è del 40%.
L’analisi scende in ulteriore dettaglio concentrandosi sulla natura giuridica degli acquirenti, distinguendo tra persone fisiche e persone non fisiche. I dati mostrano una evidente maggioranza di persone fisiche nelle compravendite di terreni agricoli (circa 71%), che diventa più consistente al Sud (77%), mentre si assiste a una situazione opposta nelle compravendite di terreni edificabili, dove gli acquirenti sono rappresentati per il 71% circa da persone non fisiche (84% al Nord Est).
Il dato sulle superfici medie per singolo atto evidenzia come la differenza tra gli acquisti da parte di persone non fisiche e di persone fisiche risulti particolarmente accentuata nel caso dei terreni edificabili (dimensioni quasi quadruple, 0,48 ha/atto contro 0,12 ha/atto).


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