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Immobiliare: come va il mercato delle case efficienti?

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Immobiliare: come va il mercato delle case efficienti?
Quante compravendite riguardano abitazioni efficienti, in classe energetica A e B? Vediamolo insieme, grazie a un’apposita analisi del mercato immobiliare

La Direttiva Case Green sta facendo discutere. Vale la pena di dare un’occhiata alle compravendite di abitazioni nel nostro Paese per inquadrare meglio la situazione del patrimonio immobiliare italiano.

Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, il 72,7% delle transazioni effettuate nel 2023 ha riguardato abitazioni in classi energetiche basse (F e G).

Le classi energetiche intermedie (C-D-E) compongono il 20,8% delle compravendite, mentre solo il 6,5% degli acquisti riguarda soluzioni in classe energetica elevata (A-B). La quota di acquisti di abitazioni in classe energetica A e B è simile a quella registrata nel 2022, mentre nel 2021 era più alta e sfiorava l’8%.

Si assiste, quindi, ad una lieve contrazione degli acquisti di abitazioni in classe energetica elevata, diminuisce infatti l’offerta di soluzioni di nuova costruzione e di conseguenza cala anche la disponibilità di tipologie in classe energetica alta. Gli ultimi dati diffusi dall’Agenzia delle Entrate nel 2023 evidenziano un calo delle compravendite di nuove costruzioni del 19,6% rispetto al 2022.

Entrando nello specifico, l’analisi mette a confronto le grandi città italiane,stilando una classifica sulla base dell’incidenza degli acquisti di abitazione in classi energetiche elevate.

Case efficienti: la situazione città per città

Lo studio evidenzia che nel 2023 è Verona la città con la percentuale più alta di compravendite in classe energetica A e B, si arriva al 9,6% sul totale delle compravendite concluse nella città scaligera. Al secondo posto si piazza Milano, dove la quota di acquisti in classi energetiche elevate scende al 5,7%, mentre al terzo posto troviamo Bologna, con il 5,3%. Roma e Torino si fermano intorno al 3%, seguite da Firenze e Bari, rispettivamente con il 2,7% e il 2,4%. Nella parte bassa della classifica troviamo Palermo, Genova e Napoli dove le percentuali di compravendite di abitazioni in classi energetiche elevate sono al di sotto dell’1%.

Cambiando il punto di vista, Napoli, Bari e Palermo sono le città con le percentuali più alte di compravendite in classi energetiche basse (F e G), Bari e Palermo si attestano intono al 93%, mentre a Napoli si supera il 96% sul totale delle compravendite concluse nella città partenopea.

Verona e Torino sono le città con i tassi più alti di compravendite in classi energetiche intermedie (C-D-E), rispettivamente oltre il 35% e il 38%, e di conseguenza sono anche le città con le percentuali più basse di acquisti di abitazione in classe energetiche basse, rispettivamente 55% e 58%.