Immobiliare: ecco i dati sulle case indipendenti

Immobiliare di Marco Zibetti
Vi proponiamo un’analisi molto interessante che mostra la crescita di questo segmento del mercato immobiliare. Scopriremo anche chi sono gli acquirenti

Abbiamo ribadito più volte come l’emergenza sanitaria e il relativo lockdown abbiano modificato le preferenze degli italiani sul mercato immobiliare. Le case indipendenti e semindipendenti sono tornate alla ribalta. Scopriamo allora i dati più aggiornati relativi a queste soluzioni.

Analizzando le compravendite effettuate attraverso le agenzie affiliate Tecnocasa e Tecnorete, nel primo semestre del 2021 si rileva che il 22,1% è costituito da soluzioni indipendenti e semindipendenti. Si tratta di una percentuale in crescita, un anno fa infatti si fermava al 20,0%, mentre due anni fa si attestava al 18,5%. L’aumento della percentuale di acquisti di queste tipologie nel 2021 è da attribuire anche all’emergenza sanitaria in corso e ai lunghi periodi di lockdown, situazione che sta spingendo molte persone all’acquisto di tipologie ampie e dotate di spazi esterni.

Per quanto riguarda le soluzioni indipendenti e semindipendenti, i tagli maggiormente compravenduti sono quelli che si collocano tra 101 e 150 mq e che compongono il 28,1% delle transazioni. A seguire, con il 23,7% delle scelte, ci sono i tagli con ampiezza compresa tra 151 e 200 mq, seguiti dalle tipologie con metrature comprese tra 51 e 100 mq (21%). Da segnalare, rispetto agli ultimi 2 anni, un aumento delle percentuali di acquisto di soluzioni con un’ampiezza superiore ai 150 mq. Anche in questo caso il trend è determinato in parte dalla pandemia che sta spingendo gli acquirenti, quando possibile, all’acquisto di abitazioni più ampie rispetto al passato.

Le soluzioni indipendenti e semindipendenti si acquistano soprattutto come abitazione principale (79,8%). Le case vacanza compongono l’8,4% delle compravendite di queste tipologie, mentre gli acquisti per investimento si attestano all’11,8% e sono in ripresa rispetto al 2020, quando si fermavano al 10,4%. Chi compra queste tipologie per investimento, in particolare i rustici, intende realizzare strutture ricettive (B&B, case vacanza, agriturismi), categorie che nel primo semestre del 2020 erano state duramente colpite dal blocco dei flussi turistici.

Chi compra le case indipendenti? E come lo fa?

Il mercato delle soluzioni indipendenti e semindipendenti vede una prevalenza di compravendite da parte di persone con un’età compresa tra 35 e 44 anni (31,9%), seguiti da acquirenti con un’età compresa tra 18 e 34 anni (25,2%) e tra 45 e 54 anni (25,1%). Si tratta di percentuali sostanzialmente invariate rispetto al 2019, mentre nella prima parte del 2020 la percentuale di acquisti da parte di giovani (18-34 anni) era più alta ed arrivava al 27,5%.

A comprare soluzioni indipendenti e semindipendenti sono soprattutto coppie e coppie con figli, che in totale compongono l’83,6% degli acquirenti, mentre i single compongono solo il 16,4% del campione. Stabile la percentuale di single negli ultimi anni, mentre cresce la percentuale di coppie che comprano soluzioni indipendenti e semindipendenti.

Infine, la compravendita di soluzioni indipendenti e semindipendenti avviene grazie all’ausilio di un mutuo nel 53,2% dei casi, mentre il 46,8% degli acquisti avviene senza ricorso al credito. Rispetto al primo semestre del 2019 si evidenzia una crescita della percentuale di coloro che accendono un mutuo, si passa infatti dal 51,4% all’attuale 53,2%, anche se il picco si era registrato nella prima parte del 2020 con il 56,0% di acquisti con mutuo.


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