Immobiliare: ecco le scelte degli italiani sul fronte mutui

Immobiliare di Marco Zibetti
In quest’analisi del mercato immobiliare vediamo perché si sceglie il mutuo, quali sono le tipologie di tasso preferite, la durata e l’importo del finanziamento

Quando si tratta di comprare casa, la maggior parte degli italiani opta per il mutuo. È dunque interessante approfondire le scelte degli italiani in materia di finanziamenti per l’acquisto sul mercato immobiliare.

Kìron Partner SpA, per una fotografia completa e chiara del settore ipotecario, ha preso in considerazione i dati relativi a: scopo finanziamento, tipologia tasso, durata e importo medio dei mutui ipotecari sottoscritti attraverso le agenzie a marchio Kìron ed Epicas nell’intero anno 2022, confrontandoli con l’anno precedente.

Qual è lo scopo del finanziamento?

L’acquisto della prima casa è la motivazione principale per la quale si sottoscrive un mutuo e rappresenta il 94,4% del totale delle richieste. Chi opta per la sostituzione o la surroga rappresenta l’1,8%. Le operazioni di consolidamento dei debiti, (con il quale si estinguono i debiti accumulati nel breve periodo, sostituendoli con una nuova forma di finanziamento con una diversa rata o una differente tempistica di rimborso) costituiscono lo 0,3%. Chi invece fa ricorso al finanziamento per ottenere maggiore liquidità, per motivazioni diverse da quelle dell’acquisto dell’abitazione a fronte di garanzie patrimoniali, rappresenta lo 0,9% del totale. E’ pari allo 0,5% la percentuale di coloro che accendono un mutuo per costruire o ristrutturare la propria abitazione. Interessante analizzare anche quanti scelgono un finanziamento per l’acquisto della seconda casa, che costituiscono il 2,1%. Rispetto al periodo precedente, rileviamo una crescita per l’acquisto della prima casa del +1,8% e un calo per sostituzione e surroga del -1,7%. Pressoché invariate le altre finalità.

Le tipologie di tasso

Le dinamiche degli indici di riferimento evidenziano tassi che hanno raggiunto valori bassi, benchè in rialzo e un costo del prodotto (spread) medio più contenuto rispetto agli anni passati. In questo periodo il 58,5% dei mutuatari ha optato per un prodotto a Tasso Fisso. La seconda scelta è stata quella per il prodotto a Tasso Variabile, con il 33,3% delle preferenze.

Rispetto al periodo precedente rileviamo una crescita per i prodotti a tasso variabile del +26,7%, a tasso variabile con CAP del +5,9%, e un calo per i prodotti a tasso fisso del -32,8%. Pressoché invariati gli altri prodotti.

- Tasso variabile: rata collegata nel tempo ad un tasso di riferimento (Euribor o BCE), che ad ogni variazione positiva o negativa ne aumenta o diminuisce la rata.

- Tasso variabile con CAP: tasso variabile puro con l’opzione di avere un tetto massimo da non superare.

- Tasso fisso: rata invariata, in quanto il tasso è definito nel momento della sottoscrizione in funzione del parametro di riferimento (EurIRS).

- Tasso misto: mutuo flessibile, con la possibilità di passare da una rata a tasso fisso ad una a tasso variabile o viceversa.

La durata del mutuo

A livello nazionale la durata media del mutuo è di 26,1 anni, mentre nell’anno precedente era pari a 25,2 anni. Segmentando per fasce di durata, emerge che il 54,0% dei mutui ha una durata compresa tra 26 e 30 anni.

- Il 25,7% si colloca nella fascia 21-25 anni.

- Il 13,1% si colloca nella fascia 16-20 anni.

- Il 7,3% si colloca nella fascia 10-15 anni.

L’importo del mutuo

Nel 2022 l’importo medio di mutuo erogato sul territorio nazionale è stato pari a 121.000 euro, mentre nell’anno precedente ammontava a 115.800 euro.

Suddividendo il campione per fasce di erogato, si nota come la ripartizione sia più sbilanciata verso importi di medio-bassa entità.

- Il 3,1% dei mutui erogati, ha un importo inferiore a 50.000 €.

- Il 39,1% dei mutui erogati, ha un importo appartenente alla fascia ≥ 50.000 e < 100.000 €.

- Il 35,8% dei mutuatari ha ottenuto un finanziamento da 100.000 € a 150.000 €.

- Il 14,7%, invece, si colloca nella fascia successiva, ≥ 150.000 e < 200.000 €.

- La percentuale dei mutui che superano i 200.000 € è pari a 7,2%.


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